Disperatamente tua..

"Lasciate che vi spieghi che cosa succede quando fate cuocere lo sciroppo del lutto sulla fiamma viva del dolore: si solidifica, fino a formare qualcos'altro. Non si tratta di sofferenza, come vi aspettereste, nè di rimpianto. No: diventa denso come un impasto, nero come la cenere; ma è solo quando vi immergi un dito e senti il gusto pungente sciogliersi sulla tua lingua che ti accorgi che si tratta di rabbia allo stato puro, non raffinata; una sostanza da pesare, misurare e spalmare."

Jodi Picoult - Senza Lasciare Traccia

E' per questo che oggi ero disperatamente tua, e lo ero anche ieri, e lo sarò anche domani e tutti i giorni finche mi vorrai. Perchè ho bisogno di immergermi in te per capire qualcosa di me adesso. Qualcuno oggi mi ha detto che sono molto bella...qualcun altro me l'ha detto con aria sospettosa chiedendomi cosa avessi combinato -ero stata tua da appena due o tre ore...- ma resta il fatto che sto avendo un calo ultimamente. Un calo di rendimento a scuola, un calo di guardia, un calo di peso, un calo di affetto, un calo di voglia di fare...ho solo voglia di divorare. E divoro...divoro tutto come un gigantesco Gargantua, ma calo, calo, calo disperatamente di peso; oggi mi sono pesata. Appena mangiato, vestita e di pomeriggio l'ago della bilancia sfiora a malapena i cinquanta..
E di cosa mi lamento? Il mio calo di peso è direttamente proporzionale al mio calo di rendimento a scuola. L'ansia da prestazione però non cala mai -chissà perchè-. E così dal nove si scende al sette. E' la primavera no? Ma si, ora ci sono le vacanze di Pasqua...una quarantina di giorni (levando i weekend) e in un soffio anche la quinta è finita. come mi sento al riguardo? Libera da una prigione, ma assolutamente schiava della mia ansia da prestazione. E liberiamoci da questa prigione!!
Al laboratorio di teatro ci hanno fatto una domanda. "Cosa c'è nel contatto?" Ho risposto...nel contatto c'è l'emozione, l'energia, chiusa come in una bolla, che se sfiorata -toccata- esplode e si libera...ma ha bisogno di essere toccata per non morire.
Ho bisogno di contatto.
Ho bisogno di chiudere gli occhi e lasciarmi andare.
Ho bisogno di questo laboratorio di teatro per capire le mie emozioni e controllarle. Ne ho bisogno per staccare il cervello. Ne ho bisogno perchè il venerdì è una marea di tensione che và assolutamente liberata. Và liberata al laboratorio di teatro. E rimanendo disperatamente tua.

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