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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Arrabbiata

Oggi sono arrabbiata. Sono arrabbiata con le persone che si lamentano in continuazione e appestano la mia vita. Sono arrabbiata con chi invade i miei spazi senza porsi problemi e senza chiedere il permesso. Sono arrabbiata con chi è assente, e pure con chi è presente. Ma sono ancora più arrabbiata se penso a chi c'è solo a metà, se penso a chi fa promesse che poi non è in grado di mantenere. Sono arrabbiata per le scelte obbligate, per le parole che sei costretto a dire o a non dire, per le persone che non sono mai spontanee. Sono arrabbiata con chi si tappa le orecchie e non è mai capace ad ascoltare. Sono arrabbiata per lo spreco di parole, sono arrabbiata per lo spreco di energie, sono arrabbiata per lo spreco di tempo. Sono arrabbiata con chi dice che è solo colpa dei fatti, con chi fa solo finta di accettarsi, ma in realtà è solo un pretesto per non migliorarsi. Sono arrabbiata perchè al mondo esiste gente che non ha ambizioni o obiettivi, che vegeta dalla mattina alla

La bellezza salverà il mondo

Vi ho mai raccontato di come ho realizzato quale fosse la mia strada? Qui sul blog troverete IL perchè , ma non il come. Il come è stato lungo e tortuoso, e sulla strada le persone contro di me erano tante. Non intendo 'contro' nel senso di nemici, intendo solo che non erano d'accordo con le mie scelte, che non le ritenevano furbe, o adatte a me. Sono sempre stata una brava studentessa, brava in tutto. Non c'erano materie in cui zoppicavo più di altre, e quando i voti calavano era solo perchè avevo mollato un po' la presa: mai nulla di irrecuperabile. E così alle medie, nelle mille giornate di orientamento che vengono proposte, il risultato era soltanto una gran confusione. C'erano mille cose che avevo considerato, tranne quella che alla fine ho scelto In quel periodo della mia vita, non sapevo assolutamente cosa volessi dal mio futuro, ma nemmeno dal mio presente. E' il periodo in cui ho iniziato a ribellarmi, a scontrarmi con i miei, a fare cavolate ti

Lascia in pace il passato

Vi ho mai raccontato di Nicolas? Chi mi segue dall'inizio sa bene chi lui sia, perchè per un periodo è stato amministratore di questo blog con me, sotto lo pseudonimo 'Nirac'. Perchè Nirac? è una storia carina; Nirac è il nome al contrario di sua madre, Karin, che avrebbe voluto chiamarlo in questo modo prima che un barlume di lucidità la colpisse, facendole decidere di dare a suo figlio un nome più convenzionale. Oggi vi parlo di lui perchè mi è venuta in mente una domanda che qualcuno mi ha posto. Qualcuno in passato, preso da un impeto incontrollabile di gelosia, mi ha chiesto chi salverei dall'annegamento tra lui e Nicolas, potendo scegliere di salvare solo uno di loro. Non ho risposto in maniera chiara, non ho proferito parola. Ma a quanto pare il mio linguaggio del corpo urlava che avrei salvato Nicolas. Non ho mai saputo la risposta a questa domanda, è molto probabile che a quel tempo il mio subconscio sapesse meglio di me quello che desideravo. Sono quasi tre a

Il broccolo che mi ha cambiato la vita

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Sembrerà un po' stupido, ma stamattina ho risolto un problema in laboratorio, dopo che qualcuno mi ha consigliato di vedere le cose da un altro punto di vista. Non so perché ma nella strada verso il laboratorio mi sono messa a pensare alla prima volta che ho preso 10 in disegno dal vero. Ero al secondo anno, l'anno prima ero stata rimandata di quella disciplina, e l'anno successivo la media era salita dal 4 al 5, ma in nessun modo arrivavo al 6. Nemmeno mettendocela tutta riuscivo a produrre cose lontane dalla mediocrità, e addirittura dalla sufficienza. Non mi mancava il metodo, e nemmeno la tecnica; quelle le avevo imparate l'anno precedente e consolidate in un'estate intera di corsi di recupero e pomeriggi passati a casa davanti al cavalletto. Non mi mancavano nemmeno l'ispirazione o la fantasia. Avevo potenzialmente tutte le carte in regola per poter, finalmente produrre lavori sufficienti. Eppure i miei risultati erano sempre un fallimento. Fino al gio

Saudade

Basta, troppo silenzio stampa. Oggi lo sto interrompendo. E' una decisione dura, perchè ho millemila bozze di post, nessuna di queste decente da pubblicare; è uno di quei periodi, in cui non riesco tanto ad esprimermi... troppe cose tutte insieme, e vorrei sotterrarmi. Anzi vorrei stare da sola, solissima, il che è abbastanza plausibile visto che qui ormai non ho amici. O meglio, ne ho, sono pochi ma buoni, ma non ho voglia di frequentarli, perchè tutto sommato la mia misantropia probabilmente esiste davvero è non è solo un'invenzione divertente quando voglio giustificare il mio stare a casa il venerdì sera. Ho tentato di interrompere la mia solitudine, mi sono sforzata: ho installato Tinder. Non ho bisogno di spiegare cosa sia, probabilmente chiunque -tranne me prima di settimana scorsa- sa cosa sia. Cioè in realtà sapevo anche io che cosa fosse, una banale applicazione di incontri. Ti crei un profilo, metti foto, racconti i cavoli tuoi -in maniera meno invadente di altri soc