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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

A Lisbona ti portavo le Arance...a Genova ti porto le Albicocche

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...E te le porterò di nuovo Ho la stessa voglia di rivoluzione che avevo a Lisbona. Questa è la mia sfida eterna contro il tempo. Ti scrivo della nostra Lisbona, città quasi perfetta, con molto da imparare, in costante cambiamento ma che continua ad essere nostra. La città dove ci siamo conosciuti e che da sempre ci piace percorrere. Mi piacerebbe tornare qui con te. Potremo passeggiare in viuzze ombrose che danno voce a chi non ce l'ha, e se i pazzi si sciolgono nel canto, noi ci unireo a loro di buon cuore. Se piove ci proteggeremo sotto il cielo di Lisbona, un cielo di incertezze, che ha bisogno di noi per avere un senso...

salvami

Qualcosa di dolce, una marea e mezzo di cose che vorrei dirti e non riesco, una marea e mezzo di cose che vorrei fare e non riesco…e sono qui davanti ad uno schermo che illumina il mio viso…e tento di esprimermi. Esprimere disperatamente ciò che la mia anima urla ma nessuno ascolta. Sono io che parlo in un codice criptico, e non mi faccio capire. Sono io che sono incapace di dire ciò che penso davvero. Mi servono gli errori per capire davvero che qualcosa non va. E allora ti domando perdona amore mio. Ti domando perdono perché io sai, non sono capace, non ce la faccio ad amare qualcuno come riesci tu. Tu ami in modo puro e mi dai tutto davvero...Io sono soltanto capace a far finta di essere un’altra persona, a dirti delle belle parole, ma poi a mutare repentinamente, a bestemmiarti contro se sono incazzata, a trattarti come se fossi il peggiore essere esistente, come se mi sentissi autorizzata soltanto perché siamo legati e tu mi ami e mi perdoni sempre. Vomito e mi tieni i cap

vuota

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Per due settimane non ci sarò; i miei partono e mi levano internet. Il lato positivo, è che senza di loro però mi riposerò tantissimo la testa. Che orrore, che schifo non fare nemmeno uno streaccio di vacanza della maturità. Mi fa proprio un tremendo ribrezzo pensarci. Eppure è così. Ho comunque tanti progetti. Intanto, devo imparare a tirare con l'arco, poi devo fare attività fisica, infine devo godermi Genova e fare un sacco di gite tipo al righi, al mare ecc.. Fanculo. Lo so che non riuscirò a fare nulla. Lo so tantissimo. Mi fa proprio schifo l'estate, ogni anno di più. La persona che più amo al mondo, se ne và per sempre a Pisa, assorbita dal suo ragazzo. Io non so dove sbattere la testa. Per fortuna sono uscita con 91 così devo fare il test d'ingresso e così ho da studiare e so come occupare il tempo, inoltre un altro obiettivo serio è imparare a guidare, quindi qualcosa con cui fare finta che non sia estate ce l'ho... PERO' CHE PALLE. Non è giusto. Non

vincere e perdere

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Signorina Anarchia, Questo post è dedicato a te , perciò ascoltami, anzi leggimi bene ;-) Inizio col dire che ti dedico un post perchè dirti queste cose con un solo commento è "meschino" sono troppe cose, ho bisogno di dilungarmi, di dirti tutto a cuore aperto, e ho bisogno che anche tu apra il tuo cuore. Fin dal primo momento che ho letto il tuo blog, ho capito che io e te avevamo molto in comune, come ad esempio il fatto di mettere qui sopra le nostre ombre; è per questo che ciò che dico sono parole per te, ma che sento tantissimo anche per me. OSARE: [o-sà-re] v.tr. (òso ecc.) [sogg-v-arg] Avere il coraggio di fare qlco. di audace, di rischioso; freq. con l'arg. espresso da frase all'inf.: osò partire con il mal tempo ; permettersi di dire o fare qualcosa. L'avere qualcosa da perdere o da vincere, credimi non serve. Osare è quel buttarsi perchè dici "o adesso o mai più", è quel modo per levare l'ansia repressa, è quel modo per fare le cose

Maturita - The last step: L'orale

Tra circa 9 ore e trenta minuti ho l'orale del mio esame di maturità. La prof di italiano e storia mi tartasserà. Anche di storia dell'arte. Ma mai quanto matematica e fisica. E il discorso della tesina, disorganisco e troppo lungo, dove lo lasciamo? Accidenti. Lo so che dovrei dormire, arricìvare perfettamente riposata, con la mente fresca e non piena di nozioni a caso...ma è più forte di me...devo assolutamente ripassare fino alla morte, fino a che il mio cervello non sarà esausto. Se di italiano e storia quest'anno avessi avuto un professore vero, non avrei avuto tutta questa insicurezza. Se Luca Scemo non avesse preso più di me agli scritti non avrei tutta questa insicurezza. Se non venisse a vedermi ottantaquattromilamilioni di persone all'orale domani, bensì solo Alberto, non avrei tutta questa insicurezza. Vorrei improvvisamente avere la scienza infusa. Anzi no l'italiano e la storia infuse. Vorrei che fosse oggi in un attimo dopodomani. Vorrei che f

Rivelazioni

In questi giorni ho scoperto un sacco di cose di me stessa e della mia vita. Ho scoperto che sono astigmatica da un occhio (il sinistro), che non sono capace a scrivere in quanto ho preso 8/15 del tema -voto orrendo, che equivale al 4-, e che quindi valgo 38, esattamente come chi non ha mai fatto nulla, non si è mai impegnato; addirittura meno di qualcuno di loro. A dimostrare che la furbizia vale sempre sul piacere di arrivare ad un obiettivo spaccandosi il culo. E così mi sono giocata il mio cento. Ho ricevuto le chiamate di due prof, dispiaciute. Fanculo. Ho anche scoperto che "se sono l'unica che facendo il liceo artistico, mira a fare una facoltà scientifica, cosa pretendo?"...certo...devo omologarmi al fare nulla, al perseguire cose che mi annoiano, che non fanno più parte della mia concezione della vita e dello studio in nome della linearità degli studi. La formazione artistica mi è servita, ho visto il mondo a 360 gradi...non avrei scelto questo tipo di facoltà