Ode alle patate fritte - Pablo Neruda

Può esistere una poesia per qualsiasi cosa, per qualsiasi sensazione, per ciascuno dei 5 sensi.
Pablo Neruda è riuscito a rendere poetica la preparazione delle patatine fritte, è riuscito a coglierne l'essenza in una poesia. Perchè le poesie dovrebbero soltanto parlare di sentimenti intensi e struggenti? In questa domenica di marzo,in cui per fuggire alla pioggia incessante di Lisbona, sono andata a Roma, rifletto sul vizio e il piacere, sulla semplicità dei piccoli piaceri della vita, di cui nessuno mai dovrebbe privarsi. Rifletto su quanto sia potente una poesia che parla di quotidianità, di sapori semplici.
Associamo tutti la domenica ad una giornata di riposo, di pigrizie, di pranzi più gustosi e abbondanti del resto della settimana, ed ecco perchè questa domenica lascio la (meritatissima) ode alle patatine fritte.
Su quale piccolo piacere della vita scrivereste una poesia? Parliamone nei commenti!
Scoppietta
nell’olio
friggendo
l’allegria
del mondo:
le patate
fritte
entrano
nella padella
come candide
piume
del cigno del mattino
ed escono
semidorate dalla crepitante
ambra delle ulive.
L’aglio
aggiunge ad esse
la sua terrena fragranza,
il pepe,
polline che attraversò le scogliere,
e
vestite
a nuovo
con abito d’avorio, riempiono il piatto
ripetendo l’abbondanza
e la saporita semplicità della terra.
-Pablo Neruda

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