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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Donne da laboratorio

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"E proprio mentre ho ritrovato il focus, una valanga di pensieri ha iniziato ad invadermi il cervello. E non posso fare a meno di condividerli. Sono anni che critico le "donne da laboratorio", soprattutto quelle nell'ambito della fisica. Perchè le critico? Perchè smettono di curarsi del proprio aspetto, chiuse nella loro grotta-laboratorio, hanno metri di ricrescita ai capelli, spesso e volentieri nemmeno troppo puliti, vestite sempre uguali, niente accessori, nemmeno un filo di trucco, e vestito elegante per loro significa indossare una sciatta camicetta bianca al posto della solita T-shirt sbiadita. Perchè? Un mio compagno di corso un giorno mi ha risposto dicendo che "hanno realizzato che esistono cose più importanti dell'aspetto fisico". E va bene, sono d'accordo, ma perchè scordarsi della propria femminilità solo perchè si indossa un camice macchiato di olio motore per 12 ore al giorno e si sta chiusi in laboratorio, interagendo al massimo

Combattuta tra te e la poesia - Alda Merini

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Combattuta tra te e la poesia, tu non puoi togliermi questa dimensione di luce né abbattere il cordoglio della fede perduta, questa fede così grande e trasparente come quercia che pare a me un bell'albero infinito, la luce dirompe nelle vene nel segreto magnetico del carme. Combattuta tra te e la mia agonia, ora fugge l'amore: è canto pieno... nato da vita che ben mi assicura molta pietà del mio povero corpo. Alda Merini - tratto da "Ballate non pagate" 1995

Grata

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Ho fatto un video di YouTube in cui parlo della gratitudine, e di quanto sia una risorsa importante in questo periodo, così come lo è sempre nei periodi down. Ho ricevuto svariate reazioni, e la cosa mi ha fatto ulteriormente riflettere. C'è chi non aveva mai minimamente pensato a quanto fosse prezioso il sentimento della gratitudine, c'è chi mi ha mandata affanculo, c'è chi mi ha scritto per ringraziarmi, e chi mi ha detto che devo continuare a scrivere, che è il modo migliore con cui posso aiutare gli altri in questo periodo. C'è chi mi ha mandato la propria lista di cose per cui è grato, c'è chi mi ha promesso che ci penserà. Io ho deciso che mi prendo questo momento, in questo mio spazio, per pensare e riflettere sui miei motivi per essere grata. E ne ho tanti, e di solito la pratica della gratitudine è qualcosa di molto presente nella mia quotidianità, ma a volte è prezioso fare un riepilogo della situazione, abbandonarsi al flusso di pensieri. E tanto per c

Il virus a forma di corona: isolamento, crisi e tutto quanto

Oggi ripensavo alle piccole crisi che ciascuno di noi sicuramente ha avuto nel corso della propria esistenza. Se ripenso al 2018, per esempio, mi rendo conto di quanto io stessi infinitamente peggio di come sto adesso, nonostante la situazione non troppo gradevole che stiamo vivendo. Il mio 2018 è stato un anno devastante, che mi sono sempre ostinata a definire 'fiacco', nonostante sia stato pienissimo. La mia vita è cambiata completamente in quell'anno, ed io mi sono riscoperta più fragile di quanto credessi. Se una cosa del genere, una situazione come questa, fosse successa nel 2018, non so se sarei sopravvissuta. Lo dico seriamente. Benché dall'inizio di quest'anno me siano successe di tutti i colori, (e continuano a succederne -nonostante la quarantena!) sto reagendo alla pandemia mondiale molto meglio di quanto credessi. Si chiama 'resilienza' questa caratteristica del saper reagire bene alle avversità, e riuscirne rinforzati (o quantomeno non tropp

Notti selvagge - Emily Dickinson

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Notti selvagge - Notti selvagge! Fossi io con te Notti selvagge sarebbero La nostra voluttà! Futili - i venti - Per un Cuore in porto - Via il Compasso - Via la Mappa! Vogare nell'Eden - Ah, il Mare! Potessi soltanto ormeggiare - stanotte - In te!

Cosa ho imparato in una settimana di quarantena

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In coppia con questo post, esce anche un video di youtube, un po' più strutturato, e con tanti suggerimenti utili. In questo post invece decido semplicemente di portare avanti il diario della quarantena, raccontando un po' di questa prima settimana, tra alti e bassi, tra pulizie di primavera, routine, (tanto) yoga e (poco) lavoro da casa. Ho imparato che sono una persona pigra, che si perde nelle tentacolari possibilità che offre la vita a casa, che è difficilissimo lavorare da casa se non ci impone una timetable e un ordine generale delle cose, che le persone a volte ci mancano solo se ci fermiamo a pensarle, e che i genitori possono essere noiosi anche a distanza di 3000Km. Ma forse dovrei riordinare meglio le mie considerazioni. O meglio, non ridurre tutto ciò che ho imparato a una lista e a un flusso di coscienza senza né capo né coda. Vediamo cosa posso fare al riguardo. Perchè tra le altre cose, ho anche imparato che sì, sono una persona un po' caotica, &

Respirare sott'acqua

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Mi travolge come un'onda, affondandomi in un meraviglioso abisso, che da lontano sembra così artistico, così bohémien, ma da vicino non riesco a metterlo a fuoco. C'è troppo buio, poca luce filtra attraverso le onde in cui mi perdo. Mi sento come un pesce che impara a respirare sott'acqua e si rende conto di quanto sia naturale farlo, che si rende conto di quanto sia stato doloroso negarselo fino a questo momento.

Ascolta - Alda Merini

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Ascolta, il passo breve delle cose - assai più breve delle tue finestre- del respiro che esce dal tuo sguardo chiama un nome immediato: la tua donna. E' fatta di ombre e ciclamini, ti chiede il tuo mistero e tu non lo sai dare. Con le mani sfiori profili di una lunga serie di segni che si chiamano rime. Sotto, credi, c'è presenza vera di foglie; un incredibile cammino che diventa una meta di coraggio. Alda Merini - tratto da "La volpe e il sipario" 1997

Quel substrato di felicità incontenibile

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Sono in quarantena anche io. La mia università è stata evacuata giovedì, riaprirà solo il 9 di aprile. Questa storia ha molte implicazioni, la prima tra tutte il fatto che non so quando tornerò in Italia. La seconda, e più importante, è che con un buon 90% di probabilità il mio trasferimento a Padova è cancellato, e forse lo riprogrammerò per l'inizio del 2021. Ma con più probabilità non riprogrammerò un bel niente, perchè questo non è proprio il momento per fare programmi. Qualcosa sarà, ma ancora meno che prima, saprò cosa. Ho violato la quarantena. Sono uscita e non per fare la spesa. Sono uscita per sentire il vento in faccia. Sono stata al Parco di Campo Martires da Patria. E' un parco delizioso, in cui portavo sempre a giocare Giulio e Linda, gli ultimi due bambini di cui sono stata la baby sitter. Ci sono dei galli e altri strani volatili liberi. C'è un'altalena, ma oggi non c'erano bambini. Non c'era quasi nessuno. Mi sono impossessata dell'altale

Sarò sola? - Alda Merini

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Quando avrò alzato in me l'intimo fuoco che originava già queste bufere e sarò salda, libera, vitale, allora sarò sola? E forse staccherò dalle radici la rimossa speranza dell'amore, ricorderò che frutto d'ogni limite umano è assenza di memoria, tutta mi affonderò nel divenire... Ma fino a che io tremo del principio cui la tua mano mi iniziò da ieri, ogni attributo vivo che mi preme giace incomposto nelle tue misure. Alda Merini - ottobre 1952, tratto da "La presenza di Orfeo" Buona giornata della donna, meravigliosa creatura. Celebra la bellezza, la delicatezza, la forza. Sii sempre "Ni sumisa ni devota, te quiero libre, linda y loca".

Lo spirito adesso si adagia quieto - Alda Merini

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Lo spirito adesso si adagia quieto ed è solamente abbattuto. Annoto su un taccuino assente che l'avvenire non è più sicuro: c'eri tu che vigilavi al confine del mio salto in lungo e io stavo in palestra. O mio grande amore preso dal sonno, ancora una volta è stata provata una cosa: che i poeti sono uguali a tutti, cadono come gli altri in un bicchiere confusi con un anello sponsale e diventano amari, veleno per tutti i fiori. O miei grandi compagni confusi in un intreccio senza addio, dal più misero al più buono tutti avete cantato alla luna pensando di me che ero sola. Alda Merini - tratto da "Ballate non pagate" 1995

Come vivere mille giorni in soli tre mesi

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Oggi è una giornata infinita, sono in lab dal mattino presto, e ancora ho centomila cosa de finire. Beh non proprio centomila, ma due o tre ben noiose ci sono. Poi qualsiasi cosa in realtà risulta noiosa il venerdì pomeriggio. Comunque, vorrei tentare di fare un elenco esaustivo e ordinato di tutte le mille cose che mi sono successe da gennaio ad ora, ma non garantisco nulla, perchè davvero, mi sembra di aver vissuto sette mesi in soli tre mesi, o mille giorni in soli tre mesi, che forse rende meglio l'idea. Visto che non ho molto bene idea di dove cominciare il mio elenco, e visto che l'ordine cronologico mi annoia, inizio solo dalla cosa più recente, che forse è quella che mi affligge di più. Mi si è rotto l'unico strumento che mi serve in laboratorio prima del mio trasferimento a Padova. Dovevo, in questo periodo, solo preparare campioni con quell'affare, e invece no, l'altro ieri ha pensato bene di rompersi. Mi chiedo con questa cosa quale sia il messaggio ch