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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Delirio

Mi sono di nuovo presa l'influenza. Che palle. La prof. che mi ha dato della stronza ininterrottamente, ha avuto un'ischemia. E' all'ospedale, e sono già andata a trovarla due volte. Mi ha chiesto scusa. La verità è che siamo pazze e deliranti nella stessa maniera. Amiamo entrambe Rimbaud, le scatole, giocare con gli aforismi...dovevamo cogliere i nostri deliri i in un momento diverso per capirci...e così è stato. Mi ha fatto tornare in mente che quando ero piccola volevo fare la regista, e giocavo con le barbie allestendo dei veri e propri set fotografici. Poi sono arrivata al Liceo Artistico. I miei sogni sono cambiati, fino a farmi dimenticare di questo sogno preesistente...e me ne ricordo solo ora, vergognandomene come fosse il più terribile dei segreti. Vorrei aver coltivato di più quell'amore per il cinema...

Egocalisse

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"L'io si fa cronista: vuole dire che cosa ha visto, scoperto, incontrato. E' quel che accade nei blog, luoghi dove si celebra una straripante "egocalissi": si mette a nudo l'ego. Archivi del privato, nei quali si sedimentano umori e sentimenti, ossessioni e meorie. (...) Strumento sempre più diffuso, il blog suggerisce un'urgenza precisa: L'autoanalisi. (...) Nei secoli, i modi dell'autoritratto sono cambiati. Nell'Ottocento, ci si è serviti di questo "artificio" per svelare sobrio idealismo (Jean-Dominique Ingres) e slancio emotivo (Eugène Delacroix). Poi, nel Novecento, ci si è spinti nel territorio dell'astrazione e dello spaesamento. L'uomo ha iniziato a pensare a se stesso coe incognita, ipotesi, gioco assurdo, fatalità, imprudenza. Non più eroe ma Narciso ferito, infranto. Anche da qui è nato il bisogno di confessarsi che possiamo ritrovare nei blog e nelle opzioni poetiche di molte voci dell'arte contemporanea&quo

Disperatamente tua..

"Lasciate che vi spieghi che cosa succede quando fate cuocere lo sciroppo del lutto sulla fiamma viva del dolore: si solidifica, fino a formare qualcos'altro. Non si tratta di sofferenza, come vi aspettereste, nè di rimpianto. No: diventa denso come un impasto, nero come la cenere; ma è solo quando vi immergi un dito e senti il gusto pungente sciogliersi sulla tua lingua che ti accorgi che si tratta di rabbia allo stato puro, non raffinata; una sostanza da pesare, misurare e spalmare." Jodi Picoult - Senza Lasciare Traccia E' per questo che oggi ero disperatamente tua, e lo ero anche ieri, e lo sarò anche domani e tutti i giorni finche mi vorrai. Perchè ho bisogno di immergermi in te per capire qualcosa di me adesso. Qualcuno oggi mi ha detto che sono molto bella...qualcun altro me l'ha detto con aria sospettosa chiedendomi cosa avessi combinato -ero stata tua da appena due o tre ore...- ma resta il fatto che sto avendo un calo ultimamente. Un calo di rendimen

Martirio

Molinelli è spirato. Così velocemente... Ieri all'hospice ho sentito solo voci indistite. Ero incapace di svolgere qualsiasi mansione. Tutti i miei pazienti erano molto sottotono...temo che vi sarà un ricambio generale entro questa settimana...questo mi fa molta paura. "Immagino i vari modi in cui un uomo potrebbe morire. Naturalmente, il primo che mi viene in mente è la sete. Avendo vuotato la mia bottiglia d'acqua omaggio un'ora fa, e trovandomi sotto il calore sferzante di quest'arido deserto, immagino di disidratarmi fino al delirio. La lingua si gonfierebbe come ovatta, le palpebre si incollerebbero. Sarebbe preferibile annegare, in questo momento , almeno. Dev'essere una brutta lotta, all'inizio, con tutto quel liquido che che va dove non dovrebbe. Adesso, però, il pensiero dell'acqua -acqua extra- è davvero troppo allettante. Mi chiedo come sarebbe , alla fine; chissà se le sirene vengono a metterti collane di conchiglie, e a baciarti in bocc

prime lacrime

Ieri all'hospice ho pianto per la prima volta. Il sognor Molinelli, era il capo della sede del Partito Fascista a Genova. Ma è anche una persona coltissima, meravigliosa fantastica. Due domeniche fa, ho passato una mattinata a dir poco surreale. Lui aveva scoperto da poco di essere nella fase terminale della sua malattia, e questo lo aveva mandato in profonda crisi. Abbiamo parlato a lungo sul senso della vita, della sofferenza, ma poi la nostra attenzione si è spostata su altre cose, e abbiamo parlato di libri, città, della mia Lisbona, del fatto che ha lavorato alla ItalSider di Cornigliano, fino ad arrivare al "demone nero" del Fascismo, che lo inghiottì. Ma lui ci credeva profondamente in quella concezione, e mi ha spiegato nel dettaglio ogni passaggio della sua vita -fin dall'infanzia- che l'ha fatto diventare un gerarca fascista. Un uomo lucido, fedele alle proprie convinzioni. Mercoledì sono tornata a trovarlo. Benchè le ostre idee politiche siano agli est

sono a scuola. sono una pessima mentitrice...

Ci sono delle notizie. Quelle buone e quelle cattive. Quelle (quella) cattiva è che sono a scuola. Quella (quelle) buone sono che: primariamente non sto facendo nulla perchè ho finito il mio lavoro da due lezioni. Ho vicino il mio prode e questo mi consola assai. La più buona di tutte però, è che sono una pessima mentitrice. Mento solo a me stessa, ma questi sono solo dettagli insignificanti. Sono una pessima mentitrice, nel senso che dico al mio prode che i fili pendenti vanno tagliati, ma non so nemmeno io come mi sento al riguardo. Che palle. Lui dice che sia una bellissima cosa che io sia una pessima mentitrice perchè esattamente come lui è trasparente con me, anche io lo sono con lui. Ma la cosa terribile è che io provo a non esserlo e lui mi sgama immediatamente. Che giornata faticosa. E pensare che appena esco da qui devo andare a scuola guida. Ieri mio papà mi ha insegnato a fare il filo ad un coltello, e a tagliare la gola ad una persona incidendo con precisione solo la carot

e allora?

Chissà ... Che cosa ne sarà di tutto questo. Solo carne. Solo penseri. Solo tempo. La vita è una cosa effimera; ti concede un attimo di estasi ma ti porta all'inferno un istante dopo...il suo obiettivo è farti ritrovare di fronte al nulla. E perchè stupirsi? OGNUNO DI NOI SCEGLIE IL PROPRIO MALE...e con questo convive fino alla morte. Del resto la vita è una perdita continua fino ad arrivare alla perdita ultima. E allora perchè non dobbiamo nemmeno essere padroni di sceglierci da soli i nostri mali? Chi è causa del suo male, inoltre, pianga se stesso...io piangerò me stessa fino alla fine. Anche se non ho scelto da sola di nascere; ma vorrei scegliere da sola come vivere. Ma se vivo male ci sono "cause di forza maggiore". Ci si può sentire sollevati per questo, o è solo un banale mentire a se stessi? Io ho mentito a me stessa un sacco di volte, e questa sarebbe soltato una della molteplici bugie...sono convinta di essere felice e invece non lo sono... I

Insalata

Non mi sentirò mai più sazia . Tenderò alla sazietà, mi avvicinerò alla sazietà, ma non sarò mai sazia . Abbraccerò il mio vuoto . Lasciatemi la mia fame . Lasciatemi morire di fame . Vi prego . Forse essere brave non significa affatto doversi sbarazzare di qualcosa. Forse ha a che fare con il vivere nella confusione nel momento presente nel gelato nella fragilità nei fallimenti nelle incrinature. Pensa Passione . Pensa Grasso. Pensa Età. Pensa Rotondo. Forse essere brave significa sviluppare la capacità di vivere pienamente in ogni cosa.                                   (Eve Ensler - "Il corpo giusto") 

Mi faccio schifo?

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In un'epoca di escalation del terrorismo, mentre è in corso la guerra in Iraq e i diritti civili si assottigliano rapidamente quanto lo strato di ozono, mentre nel mondo una donna su tre viene violentata o picchiata almeno una volta nella vita, perché scrivere una pièce sulla mia pancia? Forse perché la pancia è qualcosa su cui sento di poter esercitare un certo controllo, o forse perché ho sperato che la mia pancia fosse qualcosa su cui ancora potevo esercitare qualche controllo . O forse perché mi rendo conto che ormai occupa gran parte della mia attenzione , e che l'attenzione delle altre donne è così occupata da pancia, glutei, cosce, capelli o pelle da non avere più spazio per la guerra in Iraq o, se è per questo, per qualsiasi altra cosa. Di recente, a un gruppo di donne statunitensi di diversa origine etnica in condizioni economiche disagiate, è stato chiesto che cosa avrebbero cambiato nella loro vita : la maggioranza ha risposto che avrebbero voluto

che noia

Sapete una cosa noiosa? Andare a scuola guida. Sono le 17:08 ed io devo andare a scuola guida tra un'ora, come ogni giorno della mia insignificante vita. Ora voi spiegatemi...ho imparato alla perfezione come funzionano i fottuti disegnini degli incroci: trovi la macchinina colorata con la destra libera e da lì continui la sequenza delle macchinine colorare in senso orario in modo che non si scontrino ^^ però...quando io guido, e mi trovo in un fottuto incrocio con ventiquattromila macchine attaccate al belino, a cosa mi serve sapere la sequenza in senso orario delle macchinine colorate??? Bah... sono fondamentalmente terrorizzata ... Vabbè non importa. Parliamo piuttosto del fatto che sono terrorizzata da un altro aspetto della mia vita...ovvero quello di essere "intrappolata nella mia vita", in quanto dimagrisco a vista d'occhio, smetto di mangiare e vado in estasi nel vedere il mio corpo deprire...Sono di nuovo sfociata nell'autolesionismo. Chi ci cade una

che cosa meravigliosa il teatro dell'assurdo!

DA IONESCO, LA CANTATRICE CALVA: Signor Smith : Un medico coscienzioso deve morire con il malato, se non possono guarire assieme. Signor Smith : Che tutti i medici sono ciarlatani. E anche tutti i malati. Solo la marina è sana, in Inghilterra. Signora Smith : Ma non i marinai. Signor Smith : Beninteso. (scena I) Signora Smith ( che ha una crisi di furore ): Non mandarmi più ad aprire la porta. Hai visto che è inutile. L' esperienza insegna che quando si sente suonare alla porta è segno che non c'è mai nessuno. (scena VII) Pompiere : Molto male. Non accade quasi nulla, qualche sciocchezzuola, un camino, una stalla. Niente di serio. Cose che non rendono. E siccome non c'è rendimento anche il premio di produzione è molto magro. Signor Smith : Andiamo male. In tutti i campi è la stessa storia. Il commercio, l'agricoltura, proprio come il fuoco, quest'anno... non si riesce a ingranare. Signor Martin : Niente grano, niente fuoco. Pompiere : Neppure inondazioni.