Divani verdi, degrado e premure

"Scrivo dalla mia dimora provvisoria, che consiste in un divano verde, in una via di Lisbona non ben precisata, in zona Arroios.

Sono dovuta fuggire da casa mia per via della disinfestazione, che questa volta è stata fatta -si spera- in maniera seria, pertanto devo stare fuori di casa fino a domenica. Non posso usare il wifii, dunque sto scrivendo nelle note rapide del mio PC, e pubblicherò non appena avrò nuovamente una fissa dimora.

Sono in questa casa da mercoledì; è la casa in cui vive il fratello del mio coinquilino portoghese. Qui dentro ci abitano tre ragazzi, tutti e tre studenti di ingegneria al Tecnico. La casa è enorme, bellissima, con un terrazzo gigante. Peccato per l'incredibile disordine e l'odore di piedi stantio misto a odore di chiuso.

Sono arrivata qui un po' imbarazzata e con parecchi pregiudizi, ma alla fine mi sono dovuta smentire; I ragazzi sono gentilissimi, e tutto sommato questi quattro giorni qui non sono così pessimi. Ieri sera (venerdì) hanno organizzato una cena a casa con amici, in cui ho potuto invitare anche qualcuno dei miei amici, e dopo di che siamo usciti; siamo stati nel Bairro Alto. Stare nel Bairro Alto di Lisbona è come stare nei vicoli di Genova, ma molto più divertente.

Ho imparato a conoscere a rate ogni componente della casa, e per esempio quando stamattina alle 5 io e A. siamo arrivati a casa, lui mi ha spiegato di come ci tenga alla religione, di come era felice di essere riuscito a fare la cresima quest'anno e mi ha persino mostrato il vestito che ha indossato per la cerimonia. Era palesemente troppo ubriaco per rendersi conto di cosa stesse raccontando e a chi, ma è stato comunque interessante e divertente.
Invece poco fa sono andata a fare una passeggiata con il fratello di del mio coinquilino. Studia ingegneria meccanica, sta facendo una tesi sulla robotica, ma contemporaneamente deve anche lavorare; fa l'agente immobiliare. Ho scoperto di lui che ama la città di notte, che odia i turisti e che ha vissuto in un sacco di posti qui a Lisbona prima di stabilirsi definitivamente nella casa con il divano verde.

Oggi abbiamo passato la giornata tutti insieme a guardare pessimi film e goderci l'hangover. Mi sono sentita davvero a casa. Mi sento a mio agio, e in realtà ora che mi ero abituata a vivere con queste persone un po' mi dispiace andarmene.
Mi stupisco sempre di come le persone che sto incontrando in questo mio percorso siano gentili e premurose con me. A Genova non ero abituata a questo, forse perchè ero io che mi sono sempre chiusa fin troppo.

Qui a Lisbona sto imparando lo spirito di adattamento e mi capitano in continuazione avventure e robe strane da affrontare. Sto riscoprendo in me stessa uno straordinario senso pratico nell'affrontare pressochè ogni situazione. Mi piace vivere così, ma in questi giorni ho vissuto una continua e sgradevole sensazione di provvisorietà, che mi ha fatto rendere conto di quanto io abbia sempre e comunque bisogno di una routine stabile e rassicurante come sfondo alle mie avventure.

In definitiva, che dire…questa settimana è stata una delle più particolari della mia vita, per questi e altri motivi. La mia idea che Lisbona sia il mio posto nel mondo cambierà? Bah"

15 Ottobre 2016 - Tratto dalla sezione "roba pubblicabile" delle note rapide del PC. Il titolo però è ingannevole, non ho mai pubblicato questa roba alla fine. Chissà, magari un giorno pubblicherò qualcosa della sezione "non pubblicabile".

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