Abissi

"Lasciami un attimo da sola con le mie turbe.
Lasciami stare a pensare a lui su quegli scalini, con una giacca rossa e un cappellino. Lasciami pensare a come le luci si riflettevano chiare sul suo viso segnato. Lasciami un attimo frugare nei cassetti e cercare le sue immagini, le sue parole, i suoi baci. Lasciami per un attimo un'illusione. Per piacere."

11 Novembre 2011 - Tratto dal mio blog di Splinder, quello che non esiste più, che veniva prima di questo, che era intenso e ancora più profondo e immaturo, ma che è ancora gelosamente conservato in un posto nascosto del mio PC

Mi ricordo bene che cos'era successo quel giorno. Avevo incontrato una persona, uno dei fantasmi del passato. E mi ero resa conto che non era mai passato in realtà; il suo pensiero stava sempre lì.
Ed io avevo solo bisogno di lasciarlo scorrere, come se fosse un film da guardare. Ero tormentata e avevo bisogno di immergermi in quel tormento.
Mi fa strano pensare come ad appena diciotto anni, e anche prima, non riuscissi a lasciare andare. Ogni pensiero negativo mi rimaneva appiccicato alla pelle, e mi portava in profondità, a decidere di non esistere.


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