Donne da laboratorio
"E proprio mentre ho ritrovato il focus, una valanga di pensieri ha iniziato ad invadermi il cervello.
E non posso fare a meno di condividerli.
Sono anni che critico le "donne da laboratorio", soprattutto quelle nell'ambito della fisica. Perchè le critico? Perchè smettono di curarsi del proprio aspetto, chiuse nella loro grotta-laboratorio, hanno metri di ricrescita ai capelli, spesso e volentieri nemmeno troppo puliti, vestite sempre uguali, niente accessori, nemmeno un filo di trucco, e vestito elegante per loro significa indossare una sciatta camicetta bianca al posto della solita T-shirt sbiadita.
Perchè? Un mio compagno di corso un giorno mi ha risposto dicendo che "hanno realizzato che esistono cose più importanti dell'aspetto fisico". E va bene, sono d'accordo, ma perchè scordarsi della propria femminilità solo perchè si indossa un camice macchiato di olio motore per 12 ore al giorno e si sta chiusi in laboratorio, interagendo al massimo con gli operai dell'officina?
Non lo so, ma sono terrorizzata. Sono tre giorni che indosso le mie scarpe brutte brutte da ginnastica/lunghe camminate. Indosso anche io anonime T-shirt sbiadite, non mi trucco da un'eternità, e l'unico accessorio che indosso è un orologio di plastica nero. Sono mesi che le mie interazioni sociali sono ridotte al minimo. Il mio bellissimo camice che un giorno era bianco e sempre stirato, si è ridotto ad essere un cencio stropicciato, bruciacchiato, con ennemila macchie di olio motore. Le mie interazioni più appassionate, da mesi, si riducono all'operaio sessantenne dell'officina, a cui tento di spiegare i pezzi che mi servono, rigorosamente in portoghese. Passo le serate come una nerd sfigata a scrivere la tesi, vado in università anche di domenica (si, è aperta).
Mi rifiuto, mi rifiuto categoricamente di essere davvero così... ma poi ci penso ancora un attimo e mi dico che fottesega. Ma iniziare a capire quelle donne da laboratorio che ho sempre criticato, un po' mi spaventa."
- Frammento tratto da una bozza del blog che risale al 2017 (mentre preparavo la tesi)
Giusto per inquadrare questo (e altri pensieri), l'anno scorso ho fatto un video sul mio canale al riguardo, a dimostrazione che effettivamente questo pensiero mi è rimasto in testa per parecchio tempo, e forse le paure rimangono le stesse, nonostante delle nuove consapevolezze.
Vi lascio questo video che ruota attorno a tutte le considerazioni -stile flusso di coscienza- sulla bellezza femminile.
E non posso fare a meno di condividerli.
Sono anni che critico le "donne da laboratorio", soprattutto quelle nell'ambito della fisica. Perchè le critico? Perchè smettono di curarsi del proprio aspetto, chiuse nella loro grotta-laboratorio, hanno metri di ricrescita ai capelli, spesso e volentieri nemmeno troppo puliti, vestite sempre uguali, niente accessori, nemmeno un filo di trucco, e vestito elegante per loro significa indossare una sciatta camicetta bianca al posto della solita T-shirt sbiadita.
Perchè? Un mio compagno di corso un giorno mi ha risposto dicendo che "hanno realizzato che esistono cose più importanti dell'aspetto fisico". E va bene, sono d'accordo, ma perchè scordarsi della propria femminilità solo perchè si indossa un camice macchiato di olio motore per 12 ore al giorno e si sta chiusi in laboratorio, interagendo al massimo con gli operai dell'officina?
Non lo so, ma sono terrorizzata. Sono tre giorni che indosso le mie scarpe brutte brutte da ginnastica/lunghe camminate. Indosso anche io anonime T-shirt sbiadite, non mi trucco da un'eternità, e l'unico accessorio che indosso è un orologio di plastica nero. Sono mesi che le mie interazioni sociali sono ridotte al minimo. Il mio bellissimo camice che un giorno era bianco e sempre stirato, si è ridotto ad essere un cencio stropicciato, bruciacchiato, con ennemila macchie di olio motore. Le mie interazioni più appassionate, da mesi, si riducono all'operaio sessantenne dell'officina, a cui tento di spiegare i pezzi che mi servono, rigorosamente in portoghese. Passo le serate come una nerd sfigata a scrivere la tesi, vado in università anche di domenica (si, è aperta).
Mi rifiuto, mi rifiuto categoricamente di essere davvero così... ma poi ci penso ancora un attimo e mi dico che fottesega. Ma iniziare a capire quelle donne da laboratorio che ho sempre criticato, un po' mi spaventa."
- Frammento tratto da una bozza del blog che risale al 2017 (mentre preparavo la tesi)
Vi lascio questo video che ruota attorno a tutte le considerazioni -stile flusso di coscienza- sulla bellezza femminile.
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