malattie

Le malattie dell'uomo sono tante. C'è chi ha vizi, c'è chi beve troppo alcol, c'è chi fuma troppo, c'è chi è dipendente dal sesso, o dalla droga, o dal gioco.
L'uomo può sentirsi angosciato, può aver paura, può sentirsi inadeguato di fronte all'obbligo di scegliere per la propria vita.
L'uomo è afflitto da molte malattie. Prendiamo come esempio la noia, o l'irrequietezza: tutte forze che ti spingono ben lontano dalla tua zona di comfort, e che spesso e volentieri sono accompagnate da quel pizzico di iperattività che rende le tue giornate impossibili.
E poi c'è la malattia peggiore: il raffreddore. Anzi, il peggio del peggio è raffreddore accompagnato da mal di gola e con catarro verdastro come ciliegina sulla torta. Questo male mi ha afflitta per l'intero weekend, e probabilmente me lo porterò dietro ancora per parecchi giorni.
Dovrei smettere di fumare.
Già ho deciso di smettere con i party per studenti erasmus, mi hanno annoiata, mi stancano e basta.
Poi qui ci sono troppi italiani, non riesco a socializzare con gente straniera o portoghese, e la cosa sta iniziando ad urtarmi. Nulla in contrario agli italiani, per carità, ma uno decide di andare dall'altra parte dell'Europa per quale motivo?
E quindi un'altra malattia dell'uomo sono le persone del proprio paese di origine in giro per il mondo.
Mi sono liberata da un fardello -quello di qualche post precedente, della persona che mi ha insultata e giudicata pesantemente- e ora sto più leggera, il grosso problema ora è solo il catarro.
E i due bambini che tengo. Li decapiterei.
Sono felice ma angosciata nello stesso tempo.
Ho confessato che qui sarebbe tutto perfetto se solo l'unica persona al mondo che vorrei accanto a me fosse qui, e la sua risposta alla mia confessione, beh, non mi è piaciuta. Ho paura che mi dimentichi, e che io rimanga l'unica mongola all'altro capo del mondo a credere ancora in noi, un giorno. Non so se quel giorno mai arriverà.
Un'altra malattia che affligge l'uomo, è avere la consapevolezza che vivere i propri giorni insieme ad un'altra persona sia impossibile. Ma forse diventa più accettabile questa malattia, se per affrontarla si fugge via. Non sono andata via per questo, ma andarmene via mi ha aiutata a curare la mia malattia. Fa troppo male avere sempre sotto gli occhi tutto ciò che hai condiviso nel passato, senza poter fare nulla per cambiare le cose. Questo dolore è solo un sintomo, prima o poi, in ogni caso passerà.
Un'altra malattia dell'uomo, è quella del mondo troppo piccolo. Spesso addirittura l'intero universo è troppo piccolo per contenere la vastità di pensieri che si hanno in testa. E spesso il mondo è un luogo talmente piccolo da incontrare in ogni angolo persone che si conoscono.
Spesso per quanto lontano puoi fuggire, la tua fama ti precede ugualmente, o spesso rimani un perfetto sconosciuto, un viso banale in mezzo agli altri in ogni luogo che visiti.
Una delle malattie più letali è la banalità; o peggio: il credersi speciali, per poi scoprire di essere solo un puntino in una marea di puntini. Ciascuno di noi sostiene di non voler essere solo un puntino; pochi riescono ad emergere dalla massa, distinguersi ed essere ricordati.
La malattia peggiore di tutte -dopo il raffreddore, sia chiaro-, infatti, è l'oblio. Passare nella vita di una moltitudine di persone, senza essere ricordati; questo è devastante, questo può portare al peggiore degli sconforti.
Ma la malattia ancora peggiore forse, è quella di lasciarsi inghiottire dal proprio demone, qualunque esso sia, senza il potere di reagire. E' un attimo cadere in un buco nero e non riuscire più a ritrovare la luce.
Non esiste una cura ad ogni malattia, e spesso è utile sentirsi così deboli da volersi solo lasciare trasportare dagli eventi. Spesso l'unica cura è lasciarsi cullare dalla propria malattia. Spesso non importa come andranno le cose, spesso importa solo che esse andranno. In qualche direzione, non importa che sia quella giusta. l'importante è arrivare da qualche parte. Ma in ogni caso passa tutto; passa sempre tutto.
Ho imparato sulla mia pelle che anche se dai tutto, a volte non sei ripagato come ti aspetteresti. Ho imparato anche a ripagarmi da sola; perchè "tutto ciò che si fa per amore, va al di là del bene e del male".

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