è morto Luis Sepùlveda
è successo proprio oggi, proprio poche ore fa. Covid-19, Covid-SARS-2, il mostro, il virus che ci sta togliendo tutto, ci ha tolto anche un grande scrittore come Sepùlveda.
Mi sento autenticamente in lutto. Non solo Sepùlveda è un grande scrittore, ma anche un grande uomo, che avrebbe avuto ancora tanto da dire, tanto da scrivere. Non solo uno scrittore fondamentale per il cosiddetto 'realismo magico', non solo per il merito di essere uno degli autori che ha reso celebre la letteratura latino-americana, ma per il suo vissuto di uomo, nella politica e negli ideali. La sua famiglia, infatti, si è opposta fortemente al regime di Pinochet, e Luis stesso, è stato rifugiato politico in Europa, proprio per le persecuzioni dal regime, nonché attivista per il rispetto dei diritti umani per tutta la sua vita.
"Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" è stato il primo libro 'serio' che mi è stato regalato dai miei genitori, nonchè uno dei primi libri che ho letto nella mia vita. "Patagonia Express" è uno degli ultimi che ho finito di leggere, e giusto a febbraio in questo post ne trascrivevo un brano che mi era immensamente piaciuto, e che mi aveva tanto fatto riflettere.
Oggi ho deciso di scrivere per la memoria di questo grande scrittore, ho deciso di vivere una giornata in suo onore, rileggendo i passi dei suoi libri che più ho amato, e riguardando alcune delle interviste e dei suoi interventi.
Vi lascio qui di seguito il link della tavola rotonda, in occasione del festival letterario a cui ha partecipato in Portogallo, prima di scoprire la malattia.
https://www.rtp.pt/play/p1299/e461483/a-ronda-da-noite (in portoghese).
E vi lascio con tre citazioni, molto belle.
"Non serve a niente una porta chiusa, la tristezza non può uscire e l'allegria non può entrare."
"Vola solo chi osa farlo"
e infine:
Mi sento autenticamente in lutto. Non solo Sepùlveda è un grande scrittore, ma anche un grande uomo, che avrebbe avuto ancora tanto da dire, tanto da scrivere. Non solo uno scrittore fondamentale per il cosiddetto 'realismo magico', non solo per il merito di essere uno degli autori che ha reso celebre la letteratura latino-americana, ma per il suo vissuto di uomo, nella politica e negli ideali. La sua famiglia, infatti, si è opposta fortemente al regime di Pinochet, e Luis stesso, è stato rifugiato politico in Europa, proprio per le persecuzioni dal regime, nonché attivista per il rispetto dei diritti umani per tutta la sua vita.
"Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" è stato il primo libro 'serio' che mi è stato regalato dai miei genitori, nonchè uno dei primi libri che ho letto nella mia vita. "Patagonia Express" è uno degli ultimi che ho finito di leggere, e giusto a febbraio in questo post ne trascrivevo un brano che mi era immensamente piaciuto, e che mi aveva tanto fatto riflettere.
Oggi ho deciso di scrivere per la memoria di questo grande scrittore, ho deciso di vivere una giornata in suo onore, rileggendo i passi dei suoi libri che più ho amato, e riguardando alcune delle interviste e dei suoi interventi.
Vi lascio qui di seguito il link della tavola rotonda, in occasione del festival letterario a cui ha partecipato in Portogallo, prima di scoprire la malattia.
https://www.rtp.pt/play/p1299/e461483/a-ronda-da-noite (in portoghese).
E vi lascio con tre citazioni, molto belle.
"Non serve a niente una porta chiusa, la tristezza non può uscire e l'allegria non può entrare."
"Vola solo chi osa farlo"
e infine:
Non conoscevo quella della porta, ma è meravigliosa.
RispondiEliminaGrazie.
Me l'ha detta al telefono un'amica, e mi ha colpito tantissimo. :)
EliminaSono rimasto colputo anch'io dalla notizia. Amo sepulveda, che perdita
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