Trance de vie

Avere il nuovo computer, tutto per me, mi fa sentire indipendente. Non lo so perchè. Forse perchè posso mettermi tranquilla, sul letto, e scrivere serena e fare ciò che mi pare nella serenità della mia stanza; senza stare seduta su un'orrenda sedia. Ma soprattutto senza sentire dieci orrendi canarini cantare fino a farmi venire il mal di testa.
Oggi all'hospice, c'era un ragazzo di ventotto anni. Si chiama Sydal; è senegalese. Martedì torna in patria. Ma lui è convinto di tornare in Senegal per "rimettersi in forma", e poi tornare nuovamente a Genova come nuovo, guarito. Non ci crede che sta morendo. Non lo sa. Mi diceva soltanto che i suoi dolori erano lancinanti. Che i dolori al fegato sono brutti. E che ho l'età di sua sorella.
Mi ha stretto la mano. Mi ha trattato come fossi una sua vecchia amica, nonostante fosse la prima volta che ci vedessimo. Mi ha detto che sono bellissima, perchè sorrido sempre. Mi ha detto che non devo smettere di sorridere. Almeno quando lavoro lì dentro.
Oggi pomeriggio, mentre guardavo "Black Block", mi sono addormentata. Molto profondamente. Ho fatto un sogno tormentatissimo, in cui, nel sogno stesso, combattevo tra il sonno e la veglia. Solo verso la fine mi sono rassegnata al sogno. Ero turbata. Sydal mi seguiva fedelmente, non mi lasciava mai. Il suo sorriso bianchissimo e i suoi occhi brillanti, di chi si è appena affacciato alla vita e non ci crede che per lui è gia ora di chiudere le tende, mi fissavano, e volevano rimanermi appiccicati addosso all'anima.
Sono contenta che martedì rimpatri. Ma mi dispiace che non lo rivedrò mai più.
Torna a casa anche Lea, in assoluto la migliore paziente che abbia mai avuto l'occasione di incontrare...c'è feeling tra noi, anche se per cause di forza maggiore, non abbiamo condiviso tantissimo tempo insieme. Lei è mezza francese, conosce a memoria la Carmen di Bizet (oggi ho avuto il piacere di sentirla, ha una voce magnifica!), è intelligentissima, è gioiosa e ha un po' di Alzhaimer (anche se lei lo nega). E' esattamente il tipo di vecchietta che voglio diventare...che non ha paura di mostrare il suo tumore a chiunque (ammetto che però fa un po' schifo XD), che ama da matti il ricordo di suo marito, che ama il teatro, che filosofeggia, che dice schiettamente che ha paura di morire, che non sapeva che la vita era così bella e poi si potesse spegnere da un momento all'altro; che sostiene fermamente che i bicchieri di plastica siano tristi e allora beve solo acqua fredda in calici di cristallo. Lea, Lea...sei la vecchietta che voglio diventare anch'io! Tra l'altro, ha un profumo buonissimo, che non so descrivere, ma che mi piace tantissimo...ah Lea...ma si è mai vista all'hospice un'altra bellissima donna, profumata come te?
L'ho invitata al mio spettacolo teatrale Mercoledì...lei ama il teatro. Lei sicuramente verrà...e si commuoverà. E mi abbraccerà, dicendomi che sono bravissima, che non si è mai vista una ragazza come me...Lea, Lea...mi manchi già.
Però torni a casa, e lì ti spettano i tuoi tre gatti, e il tuo barboncino. Tutto sommato è meglio così.
Più vado all'hospice e più mi chiedo come farei se non ci andrei, se non ci fossi mai andata.

Commenti

  1. Da come scrivi immagino che tu vada li a fare volontariato, fai davvero bene... Penso che dare un minimo di sollievo alle persone sia la cosa più bella in assoluto.
    In bocca al lupo per mercoledì. Dai il meglio di te stessa, mi raccomando.
    Ti mando un abbraccio,
    Erre.

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    Risposte
    1. Si, amo prendermi cura delle persone, e fare volontariato -questo tipo di volontariato, con i malati terminali- mi riempie la vita in una maniera incredibile...non posso più farne a meno ora che ho iniziato, ed è bellissimo!
      In quanto allo spettacolo, sono appena tornata a casa...è andata molto bene! Ero tesa, tesissima...ma poi mi sono sciolta...ho accolto la luce *.* però Lea non è venuta...probabilmente stava troppo male...spero che mi telefoni in questi giorni..
      Ti mando un bacio <3

      Elimina

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