Ho imparato a superare i miei limiti andando in bicicletta

Ho conosciuto Manuela e il suo blog su un gruppo di Facebook dedicato al ciclismo. Il suo blog cycling in love è un progetto bellissimo, che mi ha colpita -e coinvolta!- fin dalla lettura delle prime righe. Volevo che raccontasse di lei qui, nel mio piccolo spazio, e allora ho posto una domanda: 'cosa hai imparato andando in bicicletta?' 
Manuela ci risponde nel modo più autentico possibile, e ci racconta come la bicicletta stessa sia una metafora dell'esistenza, in cui spesso ti viene tolto molto e dato poco. Ma non importa: qualsiasi sia il tuo background, qualsiasi siano le tue passioni, supera sempre i tuoi limiti!
Buona lettura!

Intanto ci tengo a ringraziarti, Carlotta, per averci ospitato sul suo blog!
Mi presento: sono Manuela, ho 26 anni e attualmente mi sto preparando a conseguire l’abilitazione come psicologa dopo una laurea magistrale all'Università di Padova.

Da febbraio 2017 gestisco insieme al mio fidanzato cyclinginlove.com, blog incentrato sul cicloturismo in bici da strada. Voglia di conoscere a 360° i luoghi in cui pedaliamo, promozione del territorio e collaborazioni con operatori cicloturistici sono gli ingredienti principali dei nostri post. Il progetto è nato quasi per caso: conoscenti e non ci facevano spesso i complimenti per i nostri giri chiedendoci informazioni o curiosità sui luoghi scoperti in bicicletta. 
Questo è tutt'ora il filo conduttore che lega tutti i post del blog: il nostro obiettivo principale è incuriosire i lettori (anche i non ciclisti!) invogliandoli a riscoprire itinerari e punti di interesse italiani.


Manuela e Filippo di cyclinginlove.com
A proposito di bicicletta, mi ha colpito molto la domanda che ti sei posta qualche tempo fa: cosa ho imparato io praticando questo sport? Come ciclista, prima che come blogger, mi sono interrogata su tutte le cose che questo mezzo mi ha insegnato.
Pratico ciclismo su strada da 3 anni: non sono amante delle competizioni (ed effettivamente non ho mai partecipato a una granfondo!) ma amo il modo in cui la bicicletta mi consente di superare i miei limiti.
È proprio questo quello che ho imparato: andare oltre ai limiti che pensiamo di avere o che ci impongono (più o meno esplicitamente dall'esterno). Un esempio? Quando incontro qualcuno durante un itinerario, le persone si stupiscono del fatto che io sia sola e lontana da casa. Perchè è così strano che una ragazza parta da sola all'alba, carichi la bicicletta su un treno e pedali per ore in montagna? Studiare prima le strade da percorrere, imparare a cavarmela anche quando non prende il telefono e pagare in prima persona gli errori di valutazione del percorso, sono tutte cose che mi hanno fatto crescere.
"La bicicletta mi ha insegnato ad andare oltre" - Manuela in una delle sue avventure a due ruote
Al di là delle opinioni degli altri, la bicicletta mi ha insegnato ad andare oltre, soprattutto oltre la fatica fisica e mentale. Ci sono giorni in cui smetto di allenarmi alle 21, senza contare che ho un lavoro serale che fortunatamente riesco a svolgere in remoto! Di tutti gli sport che ho sperimentato (nuoto e pallavolo, per fare degli esempi), il ciclismo è quello che toglie di più e da meno. Forse è un insegnante troppo severo: per gli obiettivi che mi sono prefissata (chilometraggi maggiori di 150 chilometri e lunghe salite) bastano dieci giorni di mancato allenamento per perdere quello che ho conquistato in un mese. Per non parlare poi dell’alimentazione e dello stile di vita che è necessario fare per migliorarsi! In un certo senso anche queste “rinunce” mi hanno insegnato che, se voglio, posso davvero andare oltre le difficoltà. 
E come lo faccio nella bicicletta, lo faccio anche nella vita di tutti i giorni: è questo il vero insegnamento!

Anche io ho scritto per Manuela, trovate il mio post a questo link: https://cyclinginlove.com/2018/06/20/cascais-praia-do-guincho/ 

Dove trovate Manuela?


Piccola riflessione finale: cosa vi aiuta a sentire di superare i vostri limiti? Manuela pratica ciclismo, io provo strane posizioni di Yoga... Insomma le possibilità sono molte, e il trucco è uscire un pochino dalla nostra zona di comfort. Dov'è la vostra zona di comfort? E soprattutto, qual è la piccola azione che potrebbe portarvene al di fuori?
Scrivetemelo nei commenti, oppure tenete questa riflessione per voi, ma ricordate: 

“La tua vita inizia dove finisce la tua zona di comfort.” Neal Donald Walsch.



Commenti

  1. Io ammiro tantissimo le persone che riescono a darsi sfide fisiche e sportive, perch[ sono più una nerd intellettuale (anche se ultimamente sto implementando il lato motorio molto di più).
    Per il progetto personale ti auguro un giga in bocca al lupo, e mi raccomando non perdere questo boost iniziale di carica, ti permetterà di avere le scorte per i periodi più difficili ;) quell'ansietta da progetto nuovo, da farfalle nello stomaco, secondo me, è una delle sensazioni che bisogna godersi appieno ^_^

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