Del perchè non smetterò mai di scrivere

Ci sono un'immensità di cose che avrei voluto per la mia vita e che mai avrò. Ce ne sono molte altre che ancora vorrei, e che ho ancora possibilità di raggiungere.
Avrei voluto non essere figlia unica, avrei voluto soffrire meno, avrei voluto essere una persona stabile, avrei voluto avere un amic@ d'infanzia con cui condividere anche il presente, avrei voluto avere sempre coraggio e non cadere mai, avrei voluto forse troppo, e non sono mai stata capace di prendermelo fino in fondo.
Avrei voluto che quando mi fossi trasferita all'estero, tutte quelle persone che hanno promesso di venire a trovarmi l'avessero fatto davvero, avrei voluto che i miei genitori avessero un minimo di curiosità nel vedere il luogo in cui abita la propria figlia da circa due anni.

Ma questo semestre mi sono rotta i coglioni. Non ho più voglia di viaggiare per gli altri (ho preso circa 30 voli da gennaio ad agosto), mi sento stanca di tutta la gente che blatera, ma che alla fine sparisce. E allora vaffanculo a tutti. Non torno a Natale, non tornerei nemmeno se le tariffe dei voli si abbassassero vertiginosamente, non torno finché i miei genitori non decidono di muovere il loro culo del cazzo e venire qui.

Mi sono stufata di sprecare il mio tempo per persone e progetti per cui non ne vale la pena. Mi era caduta dal cielo l'opportunità di aprire una startup. Oggi, la mia quasi socia, mi ha letteralmente pisciata dicendo che non aveva nulla di personale, ma non mi voleva più nella sua equipe. E allora vaffanculo a tutto questo ultimo periodo in cui ho trascurato le cose davvero importanti solo per stare dietro al progetto e attualizzarlo velocemente ed  efficacemente.

Vaffanculo alle persone instabili che destabilizzano anche la mia esistenza.

E quindi che cosa c'entra il titolo del post con il suo contenuto?

C'entra con il fatto che per me scrivere è un bisogno. Non riesco a lasciare i miei pensieri solo come tali, mi sento in dovere di trasformarli in parole. Anche quando si trasformano in parole sgradevoli.
Le parole hanno una forza inimmaginabile: tramite le parole si può creare qualcosa di bello, si può informare, ci si può sfogare, si può condividere. Le parole sono lo strumento più forte che esista al mondo, e scrivere è la migliore terapia, qualsiasi sia il male che ci affligge.

Credo in tutto ciò che faccio, e anzi, mi cimento solo in cose in cui credo con tutta me stessa. L'unica costante della mia vita è sempre e solo stata la scrittura.
Vaffanculo alle priorità che non sono veramente prioritarie, vaffanculo alle parole inutili, vaffanculo anche a quelle utili sprecate -insieme alle proprie energie- per persone per cui non ne vale la pena.

Questo post è arrabbiato, sono arrabbiata io, e questo è il mio sprone a fare di meglio, nelle cose per cui ne vale la pena.

Basta zavorre.
Sradicare le erbacce dal giardino della mia vita.
Sradicare tutte le persone e le parole bugiarde.
Sradicare me stessa dai miei luoghi di origine, perché ormai non ne vale più la pena tornarci.
Posso continuare a lottare contro ciò che non mi soddisfa, ma posso solo farlo con le parole, la mia presenza non è necessaria in alcun modo.

Ecco perché non smetterò mai di scrivere, con la mia penna ardente e ribelle.
Lunga vita a chi riesce a scrivere, a ribellarsi, a mandare affanculo ciò per cui non vale più la pena spendere energie.

Commenti

  1. condivido in pieno tutto quello che dici..e il mio decidere di chiudere blog era come un vaffanculo..peccato che mi nutri della stessa sostanza che volevo abortire.cioè lo scrivere..neanche io riesco a farne a meno...
    manda fanculo tutti quelli che non ti meritano..e investi su te stessa..ne vale la pena.
    non forzarti mai.

    ti abbraccio forte

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    1. Sai che ti pensavo mentre ho scritto questo post? Manda affanculo anche tu tutti quanti, scrivere è la tua arma, il blog è il tuo spazio. Se c'è chi non lo apprezza o gli è indifferente, è liberissimo di smetterla ;) Ti abbraccio fortissimo <3

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  2. Sai che fai?
    Prenotalo lo stesso un volo per Natale, ma per una città che hai sempre sognato di vedere.
    Non so, Londra, Parigi.....
    Non regalare la tua presenza a chi la dà sempre per scontata.
    E cerca di accorciare la lista dei tuoi desideri.... provando ad esaudirli.
    Un abbraccio.

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    1. sono entrambi degli ottimi suggerimenti! Un abbraccio anche a te

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  3. Beh il senso di scrivere in effetti è anche quello di essere veri, anche nei sentimenti più 'bassi'. Grazie mille, vale tantissimo il fatto che tu (così come tutti gli altri che hanno commentato) mi dimostriate che leggerete... perchè cos'è un blog senza nessuno che lo legge? :D
    Hai ragione anche sulla quasi-socia. E' stronza, si è arresa...non sono io che non faccio per lei, ma è lei che non fa per me e per i miei progetti ;)
    Un abbraccione <3

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  4. Per tutti quelli che un giorno vogliono cambiare il mondo - internamente tormentate e perciò creative - lascio una poesia di antonia pozzi - morta suicida a soli 26 anni. (puoi trovare la raccolta completa in libreria)

    Dopo la tormenta
    A mezza notte
    col vento
    una folata di stelle
    s'abbatteva ai vetri.
    Fino all'alba
    velieri argentei di brume
    in laghi d'ombra
    percorrevano i prati.
    Poi la luce
    lenta riallacciava sulla fronte
    del cielo
    la corona delle montagne:
    che si scopriva nel sole,
    candida
    di fresca neve – armoniosa
    come un arco
    di fiori.
    18 febbraio 1935

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    1. Che meravigliosa poesia, grazie per avermi fatto conoscere questa poetessa. Sto già leggendo altre sue poesie, e mi sta davvero piacendo molto.

      Tu invece hai mai sentito parlare della fotografa Francesca Woodman? Questa poetessa mi ricorda lo stesso animo di Francesca Woodman, straordinariamente creativa, morta suicida anch'essa in giovanissima età.

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    2. Ciao Carlotta, non conoscevo Francesca Woodman! Uno pari allora. Le sue creazioni sono bellissimi. E poi, chiunque scelga il suicidio come distacco da un mondo privo di senso entra di fatto e di diritto nel mio cuore. Citerò francesca nel blog.
      E io devo assolutamente comprare una macchina fotografica. Già a volte mi riescono foto interessanti con il cell. Ma la macchina fotografica è tutt'altra cosa.. e poi la pellicola..ma anche il digitale oggi ha raggiunto standard elevati paragonabili ad essa.
      Suggerimenti?

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    3. Io non mi diletto nella fotografia, ma secondo la mia esperienza, se non sei molto ferrata nell'aggiustare i parametri di luce, esposizione, ISO ecc.. sarebbe sprecato comprare una reflex da usare solo in modo automatico, a meno che non ti regali insieme ad essa anche un corso per imparare bene le basi. Io ho sempre usato una digitale compatta (benchè conosca le basi di come si usi una reflex, non sono abbastanza appassionata da dilettarmici), ormai ne esistono di davvero sofisticate e per tutti i prezzi. La pellicola esercita ancora su di me un certo fascino, ma penso che sia il livello più avanzato da provare, anche perchè il digitale da dei vantaggi, che soprattutto per una beginner sono fondamentali :)
      Mi sento molto più ferrata nel consigliare fotografe, per esempio, a proposito di suicidio, guarda anche Diane Arbus. E' una fotografa davvero interessante, fa prevalentemente ritratti e indaga la diversità, e la stranezza, dandole dignità e artisticità.

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    4. molto interessanti sia francesca woodman sia diane arbus. Altri suggerimenti? :)
      Metterò foto sul mio blog.

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    5. scusa il ritardo, ho visto solo ora questo commento.
      Qui ho trovato cose interessanti https://www.cinquecosebelle.it/cinque-le-fotografe-donne-piu-importanti-sempre/ e oltre a citare la nostra amata Diane Arbus, citaanche Cindy Sherman, altra fotografa che amo tantissimo. Baci

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  5. Ciao Carlotta, condivido a pieno il pensiero di mandare a quel paese tutto ciò che appesantisce la propria esistenza. Attenta solo al fatto di prendertela troppo con certe cose, perché la rabbia va si sfogata, ma essere sempre arrabbiati, per qualsiasi motivo, non porta benefici psico-fisici al proprio essere. A volte stiamo male solo per il fatto che abbiamo pensieri negativi su persone, o cose, le quali ci hanno fatto vivere un'esperienza sgradevole, cioè un evento per cui il nostro essere non è in armonia con esso. Ora, per esperienza, dovresti aver capito che per certe cose non vale la pena incazzarsi, quindi ti arrabbierai di meno e starai solo che bene con te stessa. Scrivere fa benissimo, continua così, non smettere mai di scrivere :) ti auguro tutto l'amore dell'universo.

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    1. Sto lavorando sulla gestione delle mie emozioni forti, ma è dura. Pffff che noia. Però scrivere è l'unica cosa che mi fa mantenere i pezzi insieme sempre...anche in mezzo ai drammi più spaventosi, e agli ostacoli che sembrano insormontabili

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