Cioccolato e Cocco

oggi è una meravigliosa mattinata di sole. Ma c'è tanta luce, quanto freddo.
L'approccio al freddo delle persone, è stato buffo da osservare; molti non erano preparati, e illusi che il sole portasse anche caldo, erano contorti in delle felpine leggere, e senza nemmeno una sciarpa. Iniziano quelle bellissime giornate invernali, in cui il cielo limpidissimo è direttamente proporzionale al freddo che fa, in cui il sole, più che una palla di fuoco, inizia a sembrare una palla ghiacciata.
Una buonissima brioche cioccolato e cocco mi ha allietato la giornata; mi ha fatto capire che c'è del buono in ogni situazione. Per esempio oggi mi sono svegliata in ritardo, ero stanca e svogliata...eppure la brioche mi ha ricordato che la dolcezza sta ovunque, e non devo mai negarmela.
Queste sono settimane faticose; sto ultimando le correzioni alla versione definitiva della tesi; tra esattamente nove giorni mi laureo. E non posso credere di essere arrivata fin qui. Ho raggiunto i miei obiettivi brillantemente. Mi sembra quasi surreale che io, ragazzina del liceo artistico, arrivata in questa facoltà, sia riuscita a completare il mio percorso nei tempi. Mi ricordo quanto mi sentivo stupida alle prime lezioni, quando mi rendevo conto che non riuscivo a stare al passo con i miei colleghi. Mi ricorderò per sempre il giorno di dicembre, in cui studiavo chimica con loro, e cambiai aula studio, perché mi rendevo conto che non riuscivo a stare al loro passo. Quel semestre fu disastroso. Tre appelli per superare il primo esame di chimica generale e inorganica.
Sette appelli per superare Fisica Generale I e II. E poi il panico che mi aveva assalita alla sessione di settembre del secondo anno: non riuscii a passare nemmeno un esame, solo un parziale di chimica organica. E poi i calcoli per i crediti necessari da raggiungere per iniziare il tirocinio di laurea. Le notti a studiare perché non avevo altro tempo, io che mi ero imposta di lavorare e studiavo nei ritagli di tempo. Le lezioni del terzo anno frequentate solo a metà, per studiare. La sensazione che stessi solo perdendo tempo, la paura di non farcela... che poi si è tramutata in determinazione. Alla sessione di gennaio ho dato quattro esami in solo mese. Due addirittura nella stessa settimana. In tutto, da Settembre di quella sessione disastrosa, a settembre di quest'anno, undici esami. Undici. E ho terminato, così il mio percorso. E poi la frenesia e l'esaltazione del tirocinio: per la prima volta un laboratorio a mia completa disposizione, e l'estate passata a fare gel e caratterizzarli. Immergermi nel mondo dei polimeri, e rimanerne sommersa, come se fossi affogata in una delle mie soluzioni di etilcellulosa e acetone.
Ottobre è arrivato in fretta. La paura di non finire la tesi, si presentava costante ogni singolo giorno. Così come d'estate mi si presentava quotidianamente la paura di non riuscire nemmeno ad iniziarla. Ma poi ho superato tutto. Non so come, e non so cosa mi sia scattato nella mente, ma non mi sono mai sentita così determinata come in questo ultimo anno.
E ora ho già ricominciato le lezioni, quelle della Magistrale. A novembre ho il primo esame parziale.
Ho costruito un piano di studi molto ambizioso: voglio fare un Erasmus e voglio fare la tesi della magistrale all'estero, pertanto ho bisogno di avere meno esami possibile da dare al secondo anno. Ben presto integrerò il mio studio universitario con dei corsi di lingue, ne ho bisogno.
Inoltre, devo ricominciare ad allenarmi seriamente. Mi vedo sempre più simile a una flaccida mozzarellina, e molto spesso, non avendo il tempo di pranzare, mi ingozzo di schifezze tra pomeriggio e sera. Vedo accenni di cellulite e ritenzione idrica sui miei glutei; un trauma: non ci sono mai stati segni dl genere sul mio corpo.
E poi, per mettere la ciliegina sulla torta, mi crogiolo in illusioni. Mi crogiolo nell'illusione di quello che potrebbe essere con lui, ma che non sarà perché sono troppo codarda.
Vedo scivolare dalle mie dita i rapporti umani che ho sempre cercato di mantenere intatti. Tuttavia sono positiva; sono cambiata molto in questi mesi, e ho imparato ad ascoltare le persone, amo ascoltare le persone. Mi piace quando si aprono, quando si fidano...e mi viene voglia di non tradire mai tale fiducia. La tengo stretta come un tesoro, e la lascio diventare parte di me.
Giovedì vado a Pisa. Si laurea in chimica alla scuola Normale Superiore una mia amica. Il problema è che è anche amica di Nico. Solo perché so che ci sarà anche lui, non voglio precludermi di vedere lei che si laurea. E' bravissima, e la sua tesi è stra interessante; anche se mi terrorizza l'idea di rivederlo, non mi negherò l'opportunità di stare bene e godermi la giornata. IO sono meglio di lui, banale, piccolo stronzo. IO sono meglio, e non lascerò più rovinarmi la vita.
Ho iniziato un corso di Yoga. Sto lentamente trovando la pace dei miei sensi; come si nota, non ho interrotto la mia ricerca della bellezza. La cerco ancora ovunque, e non voglio mai abbandonarla.
Mi mancava scrivere, mi mancavano le mattinate un pochino più rilassate.
Voglio prendermi un po' di respiri a pieni polmoni, annusare la vita fino al suo odore più intimo e delicato, e infine voglio toccare la bellezza, vederla, farla mia.
Mi piace anche crogiolarmi tutto sommato...
non c'è nulla di meglio che una passione struggente e quasi non corrisposta, per ricordarmi di essere ancora viva, ancora a questo mondo.

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