Ameba

Mi sento un'ameba. Sono a casa mia, e tutto mi pare fuori luogo. Voglio fuggire, correre più lontano che posso...scappare via, fuggire dalle parole, dal tempo, dai gesti mancati, falliti...eppure sto qui. Ho il peso del mondo sulle mie spalle. Ho tutta la stanchezza umana nella testa e nelle ossa. Sto così male che per stare bene dovrei soltanto continuare ad arrampicarmi su quella fune e sedermi su quella nuvola, pescare le stelle, e poi lanciartele addosso.
Sta notte ho sognato che tua mamma moriva. Mi sono svegliata con un grosso peso sul petto...e la consapevolezza che ci sarò...qualunque cosa accada.
E incontro alla morte ci vado troppo spesso. Ma non mi rende così cinica come si può credere. Granelli di morte ogni giorno. Lacrime, urli soffocati, parole al vento. Morte. Rantoli. Ogni settimana. Ma la morte ha in se qualcosa di affascinante. Solo che se le stai troppo vicino ti contagia, ti vien la voglia di sfiorarla, di capire come è fatta davvero...
Quest'estate è successo un miracolo forse. Un'onda magnetica...Io sono felice. ma stanca e afflitta...come se il mondo pesasse troppo...

Queste stelle sono tutte per noi, da pescare...

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