Volevo godermi il silenzio della notte, ma mio zio russa

Questo è il nono post che scrivo per il 2019, e con certezza l'ultimo di quest'anno.
Non so tanto bene cosa scrivere, ma ho voglia di scrivere. Mi trovo a Vallecrosia, in cucina, con mio zio che russa sul divano, la TV accesa, la stufa spenta.
Tra circa 11 ore, partirò per il Marocco. Le valigie sono pronte, io sono pronta, ma ho deciso di non dormire, perchè partiremo circa alle 3:00 per essere in tempo all'aeroporto. La Liguria è praticamente isolata, e l'unica soluzione è farmi accompagnare in macchina in aeroporto. E ci vogliono tante ore di macchina, ma con il treno sarebbe stato ancora peggio, perchè la ferrovia è chiusa tra Savona e Genova. Non penso che dormire sia un scelta saggia, tra tre ore sarò già in macchina, mi riuscirebbe impossibile alzarmi se andassi a dormire.
E poi non ho voglia di dormire. Volevo godermi il silenzio della notte a Vallecrosia, con l'odore dell'inverno e le stelle in cielo che si vedono bene. Mi sto solo godendo le luci dell'albero di Natale, il brusio di fondo di una TV che non sta guardando nessuno e l'odore delle mie sigarette, che non dovrei fumare perchè ho mal di gola, ma pazienza.
Mi interrogo sul perchè nel 2019 io abbia scritto così poco sul blog. Dal 2012, questo è l'anno in cui ho scritto meno. Non so tanto bene perchè. Forse le tante cose da fare, forse molta svogliatezza.
Anche questo post è molto fiacco, l'ho detto che non sapevo che cosa scrivere.
Vorrei abbandonarmi a un flusso di pensieri qualunque, ma c'è troppo brusio di fondo, e non riesco nemmeno ad ascoltarli i miei pensieri.
Ma in fondo sono solo pensieri.



Sono contenta di essere tornata a casa questo Natale. E' stato piacevole. La vigilia ho cucinato insieme a mia mamma, il cenone è andato bene, c'eravamo (quasi) tutti, abbiamo giocato a tombola, e insomma tutte le cose che si fanno in famiglia. Ovviamente ho mangiato (soprattutto al pranzo di Natale), fino a star male... ma boh, alla fine Natale è una volta sola -per fortuna.

Forse non ho scritto così tanto quest'anno perchè ho iniziato a chiedermi a chi mai possa interessare le due stronzate che scrivo qua sopra. A volte, mentre scrivo, mi sembra di non avere nessuna direzione in cui andare, ed è talmente fastidioso che semplicemente non scrivo. Non ho nessuna bozza non pubblicata, ho solo fiumi di parole semi-inutili sui miei taccuini, che però lascio lì dove sono.

Sono incazzata. Vorrei non avere mal di gola, e vorrei non stare su una cazzo di sedia. Volevo il divano, ma mio zio ha deciso che deve dormire sul divano, anche se ha un letto comodissimo in cui può andare. Ma va bene uguale, c'è meno rischio che io mi addormenti. Anche se non sopporto il rumore della gente che russa.

La TV  sta trasmettendo un talk show, la puntata è intitolata 'il meglio del 2019'; un copia-incolla di roba che hanno trasmesso nel corso dell'anno, e che lasciano scorrere per i disgraziati come me, che questa notte stanno svegli.
Hanno parlato del movimento delle sardine, della terra dei fuochi, di Pierre Cardin, degli Afterhours...
Un flusso di parole, di persone, di storie tutte diverse tra loro, tutte scollegate, che non hanno un senso, ma che mi distraggono dal mio tentativo di scrivere qualcosa che abbia un senso.
Passo lunghi momenti a fissare lo schermo, sperando di cogliere qualcosa di interessante, ma sono solo parole vuote.

Buon Anno a chi mi legge. Buon Anno a chi non mi legge.
E che qualcuno mi trattenga dal soffocare con un cuscino le persone che mi russano vicino.



Commenti

  1. Ahahah
    Buon anno a te e a me che dormo con mio marito e mio figlio.
    Russano entrambi.
    E sì, il desiderio di soffocarli a volte mi viene.
    Solo al marito, però.
    Il piccolo lo amo troppo..... :)))

    RispondiElimina

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