Consapevolezze e risvegli primaverili

Svegliati, è primavera! Dopo innumerevoli tentativi di partorire un post interessante, finalmente riesco a pubblicarne uno -in realtà non è detta l'ultima parola finchè non cliccherò sul tasto 'pubblica'.
Fatto sta che questo post inizia la sera del 4 marzo, mentre stavo scrivendo una revisione della letteratura, che ormai ho -finalmente- già finito e che presenterò in un seminario il 29 marzo, a chiusura del mese e degli obiettivi del primo trimestre. E quindi vi lascio le mie riflessioni di quella sera, e poi continuo a ruota libera, come al solito, sperando di non annoiarvi troppo col mio essere logorroica.


"E' molto tempo che non scrivo da camera mia, la sera, in compagnia di una tazza di tè. E mi sono resa conto che è un piacere che mi è mancato tanto.
In questo periodo ho scritto tantissimo, ma mai sul blog. E' sempre più facile abbandonarmi alla condivisione della mia vita, quando questa non sta andando nel verso giusto. Mi sembra sempre di non aver nulla da dire nei momenti di positività della mia vita. E' come se non riuscissi a lasciare andare del tutto il piacere masochista del dramma.
Sono stata assente dal blog su più fronti, sia su quello della lettura -ma stasera mi sento ispirata, quindi non escludo una full immersion di lettura dei blog che seguo- sia su quello della scrittura. Il motivo non è solo quello descritto in precedenza, ma è anche una mia chiusura verso il mondo online, dell'ultimo periodo. Ho disinstallato i social networks dal mio cellulare, ero stufa di perdere tempo e soprattutto energie mentali, e quindi semplicemente ho staccato la spina. Facebook mi fa arrabbiare. Non è più il social network divertente a cui mi ero iscritta, ma è diventato un covo di analfabeti funzionali e gente piena di odio. Inoltre è progettato intenzionalmente per far cadere nella dipendenza, guadagna sul tempo che ruba alle persone, ed è pieno di contenuti che non arricchiscono in alcun modo. Non riesco più ad usarlo.
Va beh comunque questa chiusura al mondo dell'online si è allargata anche a quasi tutto il resto. Resiste Instagram perchè è interessante dal punto di vista artistico, e resiste youtube perchè ho trovato dei canali veramente interessanti da seguire (nota del 21/03/2019: ho disinstallato anche Instagram. ciah).
La blogosfera non ha troppo resistito perchè avevo troppi c***i miei per la testa, per poter leggere ed apprezzare quelli degli altri.
Inoltre, nell'ultimo periodo sono stra interessata al discorso delle distrazioni digitali, sto leggendo dei libri interessanti al riguardo, e mi sto rendendo conto sempre di più di come la mia vita sia nettamente divisa tra un prima e un dopo tra vari social network e smartphones. Mi ricordo ancora la prima volta che ho avuto un cellulare tecnologico. Era il primo anno di università ed avevo un LG Cookies, e la prima sera che l'ho avuto in mano, sono andata a dormire tardissimo solo perchè volevo scoprirne tutte le funzionalità; intendiamoci, non era ancora un cellulare dotato di whatsapp e robe varie, potevo a malapena andarci su internet, non esisteva ancora il concetto di 'applicazioni', non avevo ancora un account facebook, e la cosa più figa di quel cellulare era il fatto che avesse una specie di block notes in cui potevo anche disegnarci. Sentivo di avere il mondo in mano, e la cosa mi esaltava troppo, forse più dell'avere un PC.
Va beh tutte queste riflessioni mi hanno portato a una drastica assenza da tutti i mezzi tecnologici che possiedo e che mi permettono di collegarmi al resto del mondo. E non ne sono scontenta, anzi.
Miro ad un uso più furbo e cosciente dei mezzi tecnologici a mia disposizione, quindi ancora sarà lunga la strada per trovare l'equilibrio, ma comunque è positivo il fatto che io mi sia posta il problema."

Vorrei continuare raccontando altre cose che sono successe in questo periodo, ma mi è già passata la voglia di scrivere, dopo aver riletto tutto. Insomma, sono una pippa, continuo a riempire i miei taccuini di parole, ma il blog no.
Va bene così, io sto bene, sono un po' stanca, e un po' triste, ma avrò modo di raccontare meglio tutto quanto in dei prossimi post. Ho davvero accumulato troppe riflessioni, non posso buttarle giù in un unico lunghissimo scritto, che non servirebbe comunque a nulla.



Commenti

  1. Il problema non sono gli strumenti che abbiamo a disposizione, ma la coscienza con cui li utilizziamo. Come hai scritto nel titolo, hai preso consapevolezza di una realtà che è utile, ma allo stesso tempo, ti, ci "ruba tempo" ed è una piattaforma sociale in cui i contenuti sono, non tutti, ma la maggior parte inutili, dannosi e lasciano il tempo che trovano. Anch'io personalmente uso poco facebook, ma da sempre spunti di riflessione al mio essere, come ogni evento di questa realtà. Una cosa importante per ognuno di noi è osservare e prendere consapevolezza dei risultati che portano certi comportamenti relazionali con i social network. Finché non capiremo con quale scopo, utilità e ragione dobbiamo usufruirci di tali "possibilità moderne", saremo sempre schiavi, drogati, succubi di una realtà virtuale, la quale ci farà sentire sempre più vuoti e smarriti dal nostro vero sé. Comunque, ogni essere umano terrestre è libero di fare quello che vuole, e con tutto se stesso fare tutte l'esperienze necessarie per comprendere chi veramente è. Continua pure a ruota libera Carlotta, non mi annoi di certo ;)
    Non vedo l'ora di sentire il resto delle tue riflessioni :) Come sempre ti auguro tutto l'amore dell'universo.

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    1. Grazie :) sono pienamente d'accordo con la tua riflessione, nulla da aggiungere, hai completato alla perfezione il mio pensiero. Un abbraccio

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  2. anche io quando sto meglio non scrivo...non riesco ancora a condividere i momenti positivi..quasi non mi appartenessero..
    e capisco le tue "chiusure"..anche io ne sono vittima..l'importante è che tu ti chiuda solo al mondo virtuale e a ciò che ti sembra farlocco..al vero mondo resisti resisti ma non precludertelo mai!!che purtroppo ci abituiamo a tutto anche alle cose negative o comportamenti sbagliati.
    aspetto i tuoi aggiornamenti..

    un grosso abbraccio

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    1. Che piacere che mi fa leggere il tuo commento, mia cara.
      E' vero, la consapevolezza, quella nel mondo reale, è la cosa più importante, e non bisogna mai precludersela, nel bene o nel male.
      Presto ne arriveranno tanti di aggiornamenti, ho molto su cui scrivere, ho davvero riflettuto molto in questi mesi. Non mi capitava da anni tutto questo fermento mentale. E' come quando sei sott'acqua in apnea e respiri forte quando finalmente hai il sollievo di tornare con la testa fuori dall'acqua, in quel momento ti rendi conto di quanto dai per scontato avere dell'aria nei polmoni, il poter respirare. Mi sento come se avessi vissuto in apnea per quasi tutto il 2018. Realizzarlo è stato davvero un brusco risveglio, una brusca e improvvisa primavera.
      Ti mando un grande abbraccio.

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