Porto Covo e Sines - Festival Musicas do Mundo 2018

Il weekend scorso ho deciso di scollegarmi dal mondo dei social, dalle distrazioni digitali e concedermi qualche momento di relax immersa nella musica, nella natura e andando in meravigliose spiagge. Il modo migliore per farlo è stato andare a Porto Covo, al festival Musicas do Mundo, in compagnia dei miei colleghi di università.

Inizio parlando del luogo MERAVIGLIOSO, con paesaggi naturali molto selvaggi, e spiagge paradisiache. Una vera delizia, per gli occhi, per la mente, e anche per l'abbronzatura!
Staccare internet e godermi l'esperienza è stato fondamentale per ritrovare un po' di contatto con me stessa, e con gli altri.

Tramonto a Porto Covo

Praia de Sines



















Ho dormito in tenda. E la prima notte è stata molto figa, con i rumori della natura, e gli uccelli al mattino, ma il risveglio con dolori molesti ovunque è stato non proprio piacevole. Così come la notte dopo, in cui il mio corpo, se avesse potuto staccarsi dalla mia anima avventurosa, se ne sarebbe volentieri andato a dormire in un hotel a ventotto stelle. Però è stata una bella esperienza. Complice anche il fatto che alla fine non abbiamo fatto campeggio selvaggio, ma che ci siamo accampati in un campeggio a pagamento, provvisto di docce e bagni.

Uno scatto rubato na Praia

Recensirò qui -brevemente, ma non troppo- l'evento (perchè sulla "magia" del campeggio mi sa che non ho molto di più da raccontare!), che è un insieme di concerti da gruppi provenienti da diverse parti del mondo.
Enjoy ;)


I concerti a cui ho assistito:

Fogo Fogo (Portogallo) - 20 Luglio 2018, Parco Inatel, LG.° Marques de Pombal - Porto Covo


Un gruppo che si ispira alle sonorità capoverdiane, nato nella Casa Indipendente -uno spazio culturale nel cuore della città di Lisbona. Il loro progetto è focalizzato nel ricreare le melodie del funanà, il più 'festoso' stile musicale di Capo Verde, che dopo il Koduro, sembra essere il prossimo stile musicale dell'Africa lusofona che conquisterà il mondo.
Il loro concerto è stata una danza continua e coinvolgente, giuro di non aver visto una sola persona che non stesse ballando. Un concerto divertente, un'ottima chiusura della serata!

C4 Trìo (Venezuela) - 21 Luglio 2018, Parco Inatel, LG.° Marques de Pombal - Porto Covo


Capire questo gruppo richiede qualche piccola flessibilità matematica: ad esempio, il gruppo si chiama "trio" ma è composto da cinque membri, e lo strumento a corda che suonano, il cuatro, è composto da quattro corde di nylon, ed è lo strumento nazionale venezuelano. Le sonorità si potrebbero definire ska, ma ciò che è impressionante è la maestria tecnica con cui il cuatro viene suonato, e l'allegria trasmessa. Un'esperienza unica e coinvolgente, che faceva davvero venire voglia di urlare a squarciagola "Sou mais uma!!"

Meszecsinka (Ungheria) - 21 Luglio 2018, Parco Inatel, LG.° Marques de Pombal - Porto Covo


Il loro nome significa "Piccola Luna" in bulgaro. Sono un gruppo di fusione folk e psichedelica che vengono da Budapest. La cantante, Annamaria Olah, è spettacolare, dotata di una voce drammatica, di una presenza stupenda, e di movenze forti, riesce a coinvolgere il pubblico in maniera superba, facendoti desiderare di ascoltare le loro canzoni della tradizione ungherese e bulgara, arrangiate nel loro stile rock e psichedelico, ancora e ancora e ancora. In assoluto il mio concerto preferito.
La formazione del gruppo è multiculturale, scorre infatti sangue ungherese, bulgaro, polacco, croato e armeno. Forse è proprio per questo motivo che la fusione tra diverse melodie tradizionali -tra le quali anche flamenco, orientalismi e molta sperimentazione elettronica- riescono a fondersi così bene. La rivista Songlines li definisce "la colonna sonora per un rave party alla fine dell'universo", e boh io gli do ragione!
Purtroppo non ricordo i titoli delle canzoni che più ho apprezzato di più, poichè impronunciabili, ma ricordo in particolare due brani, uno che era una ninna nanna scritta dalla cantante per il suo gatto, mentre l'altro una specie di mantra che le è arrivato in sogno e che invitava a trovare la forza dentro se stessa. Ovviamente tutte le canzoni rigorosamente cantate in lingue a me incomprensibili, ma è stato molto bello, perchè -specialmente con le lingue di ceppo slavo- sono le parole stesse a creare una melodia, che riesce a fondersi meravigliosamente con il resto. Anzi, proprio non capire il testo, spesso ci fa focalizzare di più su quanto sia accurata la scelta delle parole, in relazione al loro suono e alla loro potenza poetica.

Vieux Farka Tourè (Mali) - 21 Luglio 2018, Parco Inatel, LG.° Marques de Pombal - Porto Covo


 Il loro primo album risale al 2007, ma è nel 2009 che il loro stile personale esce davvero, con l'album "Fondo on Six Degrees". Le sonorità sono caratterizzate da blues, con influenze rock, funk, reggea, musica latina e suoni africani. La destrezza con la chitarra è decisamente il loro marchio di fabbrica.
Che dire, divertenti... ma ho avuto la sensazione di ascoltare la stessa canzone per praticamente tutta la durata del concerto.
Tuttavia è stato molto piacevole, rilassante, decisamente troppo 'calmo' come preambolo al gruppo successivo, che ha chiuso la serata, e a mio parere non all'altezza del gruppo precedente, che avrei volentieri preferito che continuasse a rimanere sul palco, al posto di lasciare il posto a Vieux Farka Tourè.

Baba Zula (Turchia) - 21 Luglio 2018, Parco Inatel, LG.° Marques de Pombal - Porto Covo


Lo devo ammettere, me ne sono andata circa a metà concerto. Un po' perchè ero stanca, un po' perchè credo che per ascoltare la musica che propongono bisogna davvero essere sotto l'effetto di qualche droga potente.
Ad ogni modo, l'apparizione sul palco è stata spettacolare, vestiti della tradizione turca mixati a accessori della tradizione rock. Insomma, carini.
I Baba Zula è una delle band che meglio onora il rock psichedelico della tradizione di Istanbul, che era nei suoi anni d'oro nei 60. E in effetti l'atmosfera era molto Woodstokiana. Ciò che più è interessante, è che sul palco riescono a portare performance, rituali, danze, costumi elaborati e persino un pizzico di poesia e teatro, mixate molto con le arti visive e plastiche.Non credo renda l'idea, guardatevi qualche live su You Tube per capire di cosa sto parlando.
Gli strumenti sono molto interessanti: troviamo la tradizionale darbuka, il sax elettrico, unito a cucchiai di legno, giochi e sonorità elettroniche. Un'ottima chiusura della serata, ma solo per orecchie forti e cervello fresco -o come dicevo sopra, in viaggio per qualche trip da droga pesante-. Le canzoni durano un'eternità, e benchè il suono possa anche risultare piacevole, potrebbero stancare un po'.

Campeggiare a Porto Coves e a Sines:

Porto Covo è dotata di due campeggi a pagamento, dotati di bagni e comfort vari, in cui si può stare in tenda e in camper, oppure prendere un bungalow. Purtroppo, essendo l'affluenza molto grande, si rischia di non trovare posto, e il rischio è di finire per accamparsi in giro per la città, che non è molto bene organizzata a ricevere un flusso di persone così ampio: ci sono pochi bagni pubblici (anche se molto puliti) e il centro di primo soccorso apre solo alle 20. La parte di festival che si svolge a Sines è decisamente meglio organizzata per i turisti che desiderano fare campeggio nella città.

Qualche info utile sul festival:

Come arrivare a Porto Covo e Sines da Lisbona se non si dispone di un mezzo proprio: https://www.rome2rio.com/it/s/Lisbona/Porto-Covo

Dove comprare i biglietti dei concerti a pagamento: http://fmm.bol.pt oppure direttamente a Sines al Centro de Artes o alla Biglietteria Antigos CTT. I biglietti per i concerti che si svolgono nel Centro de Artes di Sines si comprano direttamente sul luogo al giorno del concerto.

Tutti i concerti a Porto Covo sono a ingresso libero, così come i concerto all'interno del Castello di Sines di apertura e chiusura.
Nella città di Sines sono disposti vari maxi schermo per avere la possibilità di vedere i concerti anche se non si vuole acquistare il ticket per accedere al Castello. I bambini sotto i 12 anni hanno ingresso gratuito a tutti gli eventi a pagamento.

La caffetteria del Castello dispone di uno spazio riservato alle persone in sedia a rotelle.

Nei concerti al Castello è vietato l'ingresso agli animali, eccetto i cani guida certificati.

Più info al sito: www.fmmsines.pt e scrivendo a ci@mun-sines.pt


Commenti

  1. EVVAI!!
    alla fine ci sei andata!!
    e quanti concerti!!
    hai detto che la tipa ti è piaciuta tanto ha una voce drammatica..qualcosa di simile a Noa'?..
    se sì sarebbe piaciuta tanto anche a me..
    hai fatto benissimo a staccare..
    fallo tutte le volte che puoi..
    anche perchè hai detto che coi colleghi sei in sintonia..!
    bello bello bello!!

    un bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho una lunga lista di buoni propositi per fare in modo che questa cosa di staccare sia più un'abitudine che un'eccezione... staremo a vedere :) comunque si, abbastanza simile come tipo di voce, ma credo molto differenti nelle performance.
      E poi sentirmi apprezzata nel gruppo di persone con cui sto a contatto quotidianamente, non ha prezzo. ^_^
      un bacione a te

      Elimina
  2. Mi fa piacere averti trasmesso questa sensazione ^_^

    Il tema delle barriere architettoniche e dell'attenzione ai disabili mi colpisce e mi interessa molto, quindi ogni volta che ad un evento a cui vado trovo questo tipo di attenzione, mi piace un sacco sottolinearla. Tipo all'Euroflora a Genova c'erano i percorsi per la gente in sedia a rotelle e le mappe dell'evento indicavano la pendenza di ogni strada. Una cosa bellissima, e quando ci ero andata ero felice di vedere moltissimi gruppi di gente disabile che poteva godersi l'evento senza nessuna preoccupazione.
    Il Portogallo ha questo tipo di attenzioni particolari in tutti gli eventi all'aria aperta proprio perchè sono molto più abituati, loro fanno festival in città a Lisbona da primavera a inverno, l'anno scorso sono andata alla festa del Benfica (che vinceva il campionato di calcio portoghese per la quarta volta di fila), e non ho mai visto così tanta gente in una piazza! L'accesso da tutti i lati era controllato dalla polizia che diluiva i flussi di persone e perquisiva tutti... oh ci credi che non ho visto una persona che fosse una a lamentarsi e rompere le scatole in fila? Certo, anche le file erano molto animate perchè i tifosi facevano i loro cori e le loro cose, ma non è successo nulla!
    Inoltre in Portogallo il calcio lo seguono anche più che in Italia, anche a Lisbona c'è la partita ogni domenica...mai visto eccessivo caos in giro per colpa di ciò, mentre a Genova la città è bloccata ogni volta, e ogni volta c'è qualche scontro o qualcosa di spiacevole che accade.
    In Portogallo hanno un senso civico che non ho mai mai mai visto altrove, e che non mi aspettavo. La gente rispetta la fila per salire sull'autobus, anche se ci sono tante persone che devono entrare da una porta sola! Io sta cosa non l'avevo mai vista.
    La mia teoria è che stanno talmente a Ovest che se ne battono le palle di tutto e tutti e si fanno la loro vita distaccata godendosi le loro meraviglie, e senza voler fare troppo scalpore. I loro vicini spagnoli in compenso sono odiosi, spesso li sopporto meno che gli italiani. Modi di vivere differenti, ma che fanno capire perchè il Portogallo sta diventando sempre più apprezzato!

    Un abbraccio

    RispondiElimina

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