Cos'è il superfluo? Notturno riflessivo. Bentornata C!

C'è pace a quest'ora della notte, ed io sono ancora sveglia a guardare Grey's Anatomy.
E' uscita la quarta stagione, solo i primi quattro episodi, ed io a poco più di una settimana dalla laurea, stacco la spina e li guardo.
C'è questo fatto strano: tutti a casa hanno smesso di fumare, tranne me. E così non posso più fumare dentro casa.
Sto iniziando a utilizzare la terrazza enorme all'esterno della mia camera, e sto anche iniziando a prendermene un po' cura. Esco in terrazza anche in orari del genere se sono ancora sveglia e ho voglia di fumare. Potrei tranquillamente fumare a casa, tutti dormono, e se lasciassi la finestra aperta tutta la notte nessuno si accorgerebbe di una sigaretta fumata vicino alla finestra, invece che fuori; invece esco. Di notte c'è una pace che non trovo in nessun'altra ora del giorno. Di notte la gente non fa nulla, dorme e basta, e in terrazza mi godo il silenzio della notte, il cielo nero, e le luci spente.
E così mentre passeggiavo per la terrazza alle 2.30 del mattino, mi sono resa conto di una cosa: non mi ricordo che cosa facessi una settimana prima di laurearmi alla triennale, al di fuori del preparare la presentazione per la tesi e frequentare le lezioni della magistrale. Non me lo ricordo perchè non ho scritto abbastanza, probabilmente. E ho terribilmente paura di non ricordarlo nemmeno per la laurea magistrale. Ecco perchè ho deciso di rompere ancora il silenzio, scrivendo, senza tenere tutto dentro.
Mi chiedevo, mentre fumavo la mia sigaretta immersa nella pace notturna, se io mi sia goduta questi 5 anni di università. Mi chiedevo quali sono i ricordi che mi rimarranno. Mi chiedevo cosa succederà dopo.
Sono tutte domande a cui non ho la benchèminima idea di rispondere. Volevo solo scrivere, per ricordarmi che queste, proprio queste, sono le parole e le sensazioni che mi arrivano nella mente ad una manciata di giorni dalla fine di questo percorso. Non ho ancora realizzato di essere alla fine. E la fine è proprio un fardello, ma allo stesso tempo un sollievo.
Non ho testa di dilungarmi oltre. Non ho la testa per pensare più profondamente alla soluzione dei miei enigmi. Ho un po' sonno, e ho da finire la quarta puntata di Grey's Anatomy.
E' per questo che chiudo così, in malo modo la mia riflessione notturna. E' per questo che non mi inventerò una chiusura piena di enfasi per questo post.
Ma sono molto fiera di averlo scritto, e di non aver represso il mio flusso di pensieri, con la speranza che rimandandolo ad un altro momento sarebbe stato scritto in maniera migliore di così.
Non potevo esprimermi emglio di come mi sono espressa in questo attimo.
E vaffanculo al piano editoriale per il blog, vaffanculo a renderlo ordinato, vaffanculo alla costanza. Questo blog farebbe schifo senza queste ondate di pensieri casuali, scritti come capita.
Mi piace la notte, mi piace la sua pace, mi piace fumare in terrazza, mi piace scrivere subito al PC le riflessioni che arrivano godendomi il silenzio. E questa è una delle poche cose che veramente nessuno può togliermi; quindi dovrei evitare di togliermela io stessa, solo perchè la ritengo superflua. Cos'è il superfluo? Un'altra domanda a cui non ho intenzione di rispondere, nè ora nè mai, probabilmente.

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