Rivelazioni

In questi giorni ho scoperto un sacco di cose di me stessa e della mia vita.
Ho scoperto che sono astigmatica da un occhio (il sinistro), che non sono capace a scrivere in quanto ho preso 8/15 del tema -voto orrendo, che equivale al 4-, e che quindi valgo 38, esattamente come chi non ha mai fatto nulla, non si è mai impegnato; addirittura meno di qualcuno di loro. A dimostrare che la furbizia vale sempre sul piacere di arrivare ad un obiettivo spaccandosi il culo.
E così mi sono giocata il mio cento. Ho ricevuto le chiamate di due prof, dispiaciute. Fanculo.
Ho anche scoperto che "se sono l'unica che facendo il liceo artistico, mira a fare una facoltà scientifica, cosa pretendo?"...certo...devo omologarmi al fare nulla, al perseguire cose che mi annoiano, che non fanno più parte della mia concezione della vita e dello studio in nome della linearità degli studi. La formazione artistica mi è servita, ho visto il mondo a 360 gradi...non avrei scelto questo tipo di facoltà universitaria se prima non avessi fatto proprio il liceo artistico. E mi sento perfettamente in grado di farla. "Non importa chi sei, da dove vieni, con quanto sei uscito..." mi è stato detto...e cavolo, quanto ha ragione. Ma lui non può saperlo.
Infatti per questo motivo ho anche capito, che LUI non può capirmi...non può capire che nella mia vita ci sono obiettivi che mi hanno salvato la vita, che mi hanno trascinata via dal nulla, che sminuendo tali obiettivi, lui HA SMINIUTO ME COME PERSONA. Il cento per me non assumeva un valore di superiorità rispetto a qualcuno o a qualcosa, e non serviva nemmeno ad aumentare la mia autostima, il mio ego...era solo il mio obiettivo, la mia giusta ricompensa per aver messo anima e cuore, sangue e sudore in ogni cosa che ho fatto in questi cinque anni, evolvendomi, trasformandomi, diventando quello che sono ora. Era il mio obiettivo perchè puntare al massimo fa parte del mio carattere...che senso ha fare una cosa -qualunque essa sia- e farla con spirito di mediocrità?- Ma questo tu, pigro di mente e di corpo come sei, non puoi capirlo. Mi dimostri che non puoi capirlo perchè critichi il fatto che adesso io studio, studio e studio. Martedì ho l'orale. Se prendo il massimo, riesco ad arrivare faticosamente ad un 96. E questo 96 adesso ha un altro obiettivo, ovvero quello di non fare il test di ingresso per l'università (non si fa se si è usciti con voto dal 95 al 100).
E sono stata sminuita anche in questo, dalla persona di cui credevo di potermi fidare di più in questo momento.
E' lo stesso...tutti continuano a non capire. Mentre io sta mattina ho deciso di non andare all'hospice per studiare, mio padre mi ha detto se volevo andare a guidare. Gli ho detto no, e lui, incazzato ha detto di scriverlo sul calendario che me l'ha addirittura chiesto lui, ed io ho risposto di no. Io ci sono un po' schizzata, e gli ho detto che dovevo studiare, che per fare dell'altro allora andavo all'hospice, e che comunque rigurdo all'andare a guidare ci eravamo messi d'accordo ieri sera. Lui mi ha provocata.
Lo fa continuamente. Così mi ha detto che ci schizzo, ho bisogno dello psicologo. Ed io avrei risposto che è per colpa sua se ho smesso, perchè lo psicologo ha attribuito a lui E A TUTTO CIO' CHE MI HA FATTO (schifoso verme, bastardo) il mio malessere, la mia mancanza di fiducia nella vita. Lui gli ha dato della testa di minchia -come si è permesso? L'ignoranza...- e lo psicologo, che per motivi di famiglia si sarebbe definitivamente trasferito in Lombardia, voleva mandarmi da un suo collega. I miei mi hanno persuasa a smettere. Troppi soldi, troppo inutili. E ora forse ne avrei bisogno.
Ma non volevo rivangare tutto questo stamattina, così ho lasciato stare, l'ho lasciato parlare, e mi ha detto di fare attenzione che mi potrebbe venire un infarto. Mi sono messa a ridere, mi sono alzata e gli ho detto "attenzione che non venga a te un infarto" e ho lasciato la stanza. L'ho sentito blaterare ironico"Io la mia vita l'ho vissuta"... Bastardo... Io non sto vivendo per colpa tua.ù
Mia madre dopo un pò che studiavo si è svegliata. E' venuta alla scrivania, e ha letto il mio cartello di motivazione in cui c'è scritto "SPACCO I CULI, MA PROPRIO TUTTI", perchè sennò non ho la motivazione sufficiente per studiare, e mi accascio sul divano stanca e afflitta, come mi è capitato per due giorni di seguito. E stanca e afflitta, non spacco nulla. Ho spiegato questo a mia mamma.
Ha fatto una smorfia e mi ha detto "Bene, vedi di pulire perchè sta camera sta esplodendo...è rispetto verso te stessa e gli altri". VAFFANCULOOOOOO!
Perchè nessuno capisce? Perchè??
Ma come avevo già capito, il problema probabilmente è mio...
La realtà non si piegherà a me, ed io non mi piegherò a lei...in che modo spero di vivere? Mi sento come il pazzo alla fine del nuovo film di Cronenberg, che ha deciso di non vivere, e se la prende con chi ha più di lui, e lo uccide. Ucciderei il mondo intero perchè vive più di me. Oppure, egoisticamente lo trascinerei nel baratro con me...
Si lo so che non è un sentimento nobile. Infatti sono pronta da un momento all'altro ad essere inghiottita dall'oscurità; sono sicura che non manchi molto.

Commenti

  1. mi hai commossa quando hai scritto che ti ho 'aperto un mondo'..anche io con te sto scoprendo l'arte sotto un altro punto di vista..
    anche nelle risposte alle mie domande io ho vi ho letto una persona con dote comunicativa..
    e non è cosa da poco..

    sai..o stasera o domani..stavo pensando di scrivere un altro post..
    perchè voi..i miei angeli..mi avete fatto cambiare idea.solo voi.
    sono stata davvero tanto tanto male per quel commento..

    grazie.

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    Risposte
    1. Io, capisco cosa significhi essere ferita dalle parole, ma non rinunciare per colpa delle parole -inutili parole- a ciò che ami, che ti fa star bene... OSA...CHI OSA VINCE!!!

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