Scrivere per essere letta
Mi manca. Mi manca questo spazio, e mi manca tantissimo scrivere per essere letta davvero. E così con gesto impulsivo ho aperto Blogspot, e ho deciso di scrivere -eh, si lo so. l'ultimo post è di agosto dell'anno scorso, e sancisce (sanciva) il funerale di questo blog.
Qui dentro ci sono io, letteralmente. È uno spazio da cui non riesco a separarmi. È lo spazio in cui ho riversato la poetica della me stessa giovane, quella che ancora non era sfiorita. Quella poetica in cui le parole fluivano incontrollate, e riuscivano a descrivere con potentissime immagini tutto ciò che mi frullava dentro.
Ora esiste l'intelligenza artificiale. Ora per lavoro scrivo tantissimo. Dopo essere uscita dall'ingranaggio, ho unito i puntini della mia vita grazie alla scrittura. E l'intelligenza artificiale, in questo senso, è un po' come l'elefante nella stanza, l'ospite scomodo, ma nello stesso tempo l'indispensabile assistente. Ed è un po' un peccato, perché scrivere per il puro piacere di farlo, è una cosa che non mi succede più quanto vorrei. L'ultima volta in cui ho scritto al pc in questo modo libero nemmeno me la ricordo. Sul mio taccuino invece continuo a scrivere tantissimo. Ma è un tipo di ritualità completamente diverso, un tipo di scrittura che è solo per me. E invece qui trasmetto immagini. Non voglio separarmi da questo spazio, voglio tenermelo stretto e caro.
C'è ancora qualcuno a leggermi?
Voi come scrivete? Cosa scrivete? Perché scrivete?
Lunga vita a chi continua a scrivere con amore e con piacere!
Scrivo a matita su un quadernetto che mi porto dietro e se non c'è l'ho ho una piccola, piccola agendina sempre nel marsupio e se non c'è l'ho scrivo nello spazio appunti del cellulare e se non c'è l'ho scrivo su foglietti volanti e se non c'è l'ho scrivo nella memoria che prima o poi riverserò su carta ( in realtà lo dimentico quasi sempre... però vabbè...)
RispondiEliminaScrivo perché ho questi lampi che non posso non scrivere e poi ripensare e masticare e, nel caso, pubblicare come video nel mio blog.
Qualcuno legge, molto no, ma è secondario, per cui va bene così.
Bene che sei tornata, anche solo ogni tanto, ma tieni sempre una porticina aperta per questo tuo spazio.
io ti leggo
Grazie Alberto!
EliminaComunque anche io ho un taccuino piccolo che porto sempre con me, lo chiamo il "taccuino delle idee". Ho iniziato questa abitudine quando ero ancora al liceo.
E poi si, anche a me non importa in quanti leggono ciò che scrivo qui, però il giorno che ho deciso di scrivere questo post, è nato proprio dalla riflessione sulla differenza tra lo scrivere per sé e lo scrivere (anche) per gli altri. Si aprono spazi diversi quando sai che qualcun altro potrebbe leggere. Anche il modo di spiegare idee ed emozioni cambia, non è più intimo tra te stesso e te, ma assume una logica che anche chi legge vuoi che colga. E quindi si, tenere questo spazio è importante. Me ne sono resa conto, e sono contenta di tenerlo!