ode al lunedì

ATTENZIONE: questo post è scritto di proposito a scopo puramente procrastinativo, ovvero: ho un paio di cose importanti da portare a termine nel brevissimo tempo, ma deliberatamente sto decidendo di non dedicarmici, scrivendo questo post. Quindi se anche voi state leggendo questo post con lo stesso scopo, forse è l'ora di chiudere il social network su cui l'avete trovato, e iniziare a lavorare. No scherzo, non mi piace predicare bene e razzolare male, quindi fate ciò che vi pare. Se poi volete procrastinare ancora un po' siete i benvenuti a leggere altri inutili post di questo inutile blog. O a continuare il vostro scroll inutile su facebook. Tanto un famoso detto dice 'non rimandare a domani ciò che potresti fare dopodomani' e allora...

Va beh, fatta la doverosa premessa, mi butterò a capofitto in un flusso di pensieri che potrebbe sembrare una vera ode al lunedì, ma che in realtà è solo una riflessione su quanto faccia cagare qualsiasi nuovo inizio calendarizzato (vedi il capodanno, vedi il ritorno dalle ferie, vedi l'inizio del nuovo anno accademico...).

Il lunedì è una bella giornata perchè sembra autorizzarti -dall'alto del suo essere noioso e sfigato solo per essere il giorno dopo il weekend- a essere mediamente più pigro di tutti gli altri giorni della settimana. Tranne del venerdì. Venerdì si è autorizzati a essere pigri perchè si è stanchi. Ma comunque questa cosa non si applica a me in questa settimana, perchè venerdì è festa nazionale in Portogallo.
Va beh comunque il lunedì sei autorizzata ad arrivare un po' in ritardo al lavoro, perchè insomma, la domenica avrai dormito tutto il giorno, la notte avrai dormito poco, e la sveglia, indice tremendo e irreversibile della fine del weekend, appare come un demone da abbattere con tutte le proprie forze.
Poi ti alzi, rendendoti conto che un'oretta fa saresti già dovuta essere fuori di casa. E allora prende il sopravvento quel delizioso effetto 'chissenefrega', lo stesso che ti fa mandare a puttane la dieta ogni volta che fai un minimo sgarro, e la tua mattina diventa incredibilmente piacevole. E lenta.
Un'ora e mezza a fissare il muro scrostato di umidità del bagno, mentre fai la prima, dolce pipì del mattino. Quaranta minuti per ricordarti i passaggi con cui preparare il caffè, fissando le piastrelle bianche e venate della cucina, altri quaranta per far raffreddare il suddetto caffè prima di berlo, decidendo che biscotti pucciarci dentro, e poi sorseggiarlo fumando almeno 3 sigarette, che poi al lavoro, con i ritmi sostenuti che hai, mica puoi permetterti la pausa sigaretta.
Ah che piacere il lunedì, quando ti rendi conto che sono le 11, e che ancora non ha preparato lo zaino per uscire, e quindi, con la consapevolezza e la forza del bradipo, ti adoperi per arrivare in ufficio non prima delle 12.
Ah che meraviglia arrivare, notare che la tua concentrazione è sotto lo zero, e sprecare circa tre ore di lavoro rendendoti conto che non ottieni alcun risultato in lab perchè ti sei scordato di accendere un interruttore tanto minuscolo quanto fondamentale per svolgere le tue misure.
Ah che delizia giustificarsi e lamentarsi con i colleghi, ripetendo come un mantra che il lunedì fa schifo.
Ah che delizia sentirsi giustificati a uscire prima, perchè sai com'è, è lunedì, è stata una giornata lavorativa di 4 ore davvero stancante.

Disclaimer: Il mio lunedì oggi non è andato così. Mi sono alzata intorno alle 7 (quasi) subito dopo che la sveglia ha suonato, e sono stata viva e reattiva. L'unica parte vera è quella del lab.
Lo scenario descritto, per me potrebbe applicarsi a qualsiasi giorno della settimana.
E per quanto riguarda il lab, forse dovrei accettare il fatto che essere concentrata è l'unica soluzione per ottenere dei risultati. Qualsiasi giorno della settimana sia.

Ah che meraviglia il lunedì 😍❤️

Mai meraviglioso come i Buongiornissimi dei cinquantenni su facebook