Perché

Mi chiedo perché la gente decide di costruirsi una famiglia. Perché dovrei costruirmi una famiglia? Forse, per il fatto di dover accudire ed essere schiava di un uomo che non è nemmeno in grado di affettarsi un pomodoro? Per essere la cenerentola di un uomo che in casa non alza un dito? Per essere la madre di figli che non capirò e che non mi capiranno? Figli che non apprezzeranno l'amore e i sacrifici, figli che cresceranno, ma che si vorrebbe non crescessero mai, poiché si è troppo invidiosi della loro età, che per i genitori è già passata, e non tornerà più. Solo un'occasione in più per avere rimpianti, per pensare a ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto. E adesso i figli sono lì, e fanno ciò che avremo voluto fare noi genitori alla loro età. Come si fa a non essere invidiosi della loro giovinezza, della possibilita di creare da zero la loro vita? E poi le rinunce...rinunciare a mille cose, alla libertà soprattutto, per accudirli. E poi ricevere cosa? Nulla in cambio, magari solo disprezzo. Lo so, ho ventuno anni, a questa età quasi nessuno desidera una famiglia e dei figli. Non mi sento anormale a pensare in questa maniera negativa.
Mi terrorizzerebbe troppo l'idea di fare come mia madre. Che si ammazza di lavoro fuori e dentro casa, e mio padre che dorme tutto il giorno, o tutt'al più gioca al PC. Mi sconvolge che lui non sia in grado di avere l'accortezza di fare qualcosa in casa. Mi sconvolge che mia madre torni dal lavoro alle 21e30, e che mio padre invece di lasciarla sedere a tavola a mangiare, le chiede pure di prenderle questo e quello, e di tagliargli un pomodoro, mentre lui sta lì beatamente seduto, con la sua pancia a forma di muffin, e l'aria di chi ha tutto dovuto dalla moglie.
E ci si chiede qual'è il mio ruolo in tutto questo. Sto alla passività. Sarò cattiva, ma è mia madre ad aver scelto questa vita, non può scegliere anche per me. Solo perche io sono donna, non significa che devo stare a fare tutte le faccende di casa mentre mio padre non si alza mai. Io faccio il minimo indispensabile. Io sono una donna, mi chiamo Carlotta, non cenerentola, e non sarò mai la schiavetta badante di un uomo.

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie :-) mi auguro che sia d'aiuto a tante donne, che come mia madre si sottomettono per tutta la vita!

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    2. Grazie :-) mi auguro che sia d'aiuto a tante donne, che come mia madre si sottomettono per tutta la vita!

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  2. sei 'scottata'dal brutto rapporto hai con tuo padre....
    però per me hai ragione...
    mai ridursi a Cenerentola solo perchè donna!!
    in più per un uomo che non merita!!
    anche se non c'è uomo che tenga!!

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    1. L'uomo che merita è quello gentile, premuroso, con cui si condivide tutto, anche lavare i piatti e fare il bucato.
      Esulò dal commento: hai letto la mia mail? È importantissima :-) ti abbraccio forte

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    2. L'uomo che merita è quello gentile, premuroso, con cui si condivide tutto, anche lavare i piatti e fare il bucato.
      Esulò dal commento: hai letto la mia mail? È importantissima :-) ti abbraccio forte

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    3. sì l'ho letta e mi ha messo in difficoltà...

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    4. Forza e coraggio ❤ fammi sapere

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