O ultimo dia



Non mi piace salutare la gente. Per questo non sono andata alle feste di goodbye degli altri studenti Erasmus che sono ripartiti. E per questo non ne ho organizzata una per me, anche se alla fine non ho molte persone a cui dire Goodbye.
Non mi piace salutare la gente, e per questo sto da circa un'ora e mezza a fissare il muro crepato del mio laboratorio. Non ho più nulla da fare qui dentro, il mio lavoro è finito, ma non me ne sto andando perchè sto procrastinando il momento dei saluti.
Non voglio uscire di qui senza aver salutato tutti, ma in realtà non voglio uscire di qui, punto.
Il mio ultimo giorno di laboratorio è triste, triste perchè non ho più nulla da fare, triste perchè domani mattina mi sveglierò e penserò a finire di impacchettare la mia roba. Triste perchè lunedì mattina mi sveglierò e il mio primo pensiero non sarà "muoviti ad alzarti che sennò perdi il treno", ma sarà "stai dimenticando qualcosa prima di andare?".
Oggi è il mio ultimo venerdì. Oggi è il mio ultimo giorno di laboratorio. Oggi è il mio ultimo pranzo alla mensa. Oggi è l'ultimo viaggio da Bobadela a Lisbona. L'ultima volta che camminerò lungo la strada nel bel mezzo del nulla, in cui più o meno a metà c'è un albero di gelsi. Oggi è l'ultima volta che saluterò i ragazzi della sicurezza, mentre passerò per l'ultima volta il badge nel lettore.
Oggi non dirò "atè amanhã" e nessuno mi augurerà un buon fine settimana. Oggi mi sento augurare un buon viaggio, mi sento chiedere se alla fine tornerò a Lisbona, se ci tornerò da dottoranda. Qualcuno ne ha la certezza, addirittura. Ma non io.
Oggi è l'ultima volta che vedrò i miei campioni, il mio set-up sperimentale, i miei strumenti, che ho progettato con tanta fatica, e che mi sono prodigata ad ottimizzare, ad aggiustare, persino ad ascoltare, per tutto questo tempo. Il mese prossimo arriva già qualcun altro a sostituirmi, non avrò più l'opportunità di lavorare a questo progetto. Il mese prossimo qualcun altro analizzerà i campioni che ho sintetizzato io, metterà le mani nello strumento che conosco così tanto bene, che mi ha fatta disperare, ma che mi ha anche resa soddisfatta e fiera di me stessa. Non vedrò mai più il vecchietto dell'officina, non dovrà mai più capire il mio portoghese poco tecnico nello spiegare i pezzi che mi servivano. Non tornerò più in vetreria a morire di caldo per farmi le ampolle e le provette da sola.
Oggi è l'ultima volta che andrò fuori a fumare, e mi arrabbierò perchè un prof. mi ha fregato il mio angolino all'ombra. E' l'ultima volta che spegnerò le luci e chiuderò la porta.
L'ultimo giorno mi pesa tantissimo, come un macigno. In questo ruolo ho provato cosa significa avere delle idee e metterle in pratica, essere ascoltati e valorizzati. Ci sono così tante cose che vorrei dire al mio supervisor prima di andare. Vorrei dirgli che mi ha insegnato più lui in un anno che chiunque altro in cinque anni di università, che ho capito quale è la differenza tra un professore e un insegnate. Vorrei dirgli che ho imparato a non mollare mai, anche quando ciò che serve fare per andare avanti è imparare a fare cose che credevi non ti sarebbero mai servite nella vita, come ad esempio riparare motori e lavorare il quarzo. Vorrei ringraziarlo per la pazienza con cui ogni volta mi ha spiegato le cose, per la fiducia che mi ha dato. Vorrei dirgli che spero di tornare, ma che non lavorare più con i Topological Insulators mi rende triste, incompleta; odio lasciare le cose a metà, e avrei ancora potuto fare tantissimo. Vorrei dirgli che se fossi abbastanza interessata ai solfuri con proprietà termoelettriche, sceglierei il PhD in quel progetto, solo per avere l'opportunità di lavorare ancora con lui e il suo gruppo. E invece no, farò l'application per un progetto che mi appassiona di più, anche se non mi appassiona quanto i Topological Insulators. Hanno ammesso 3 studenti per il PhD... proprio 2 su 3 dovevano fare l'application per il MIO progetto? Va bene, non importa, è l'ultimo giorno.
Cosa mi rimane? Una bella tesi, ma soprattutto una tesi sudata. Un camice che prima era immacolato e ora è bruciato, macchiato di olio motore, e ha qualche strappo qua e là (maledette ruote dentate dentro cui mi sono impigliata un milione di volte...).
Mi rimane anche la speranza di tornare presto. Ma comunque è l'ultimo giorno in laboratorio, ma non l'ultimo giorno a Lisbona, ho ancora da godermi l'ultimo weekend.






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